In merito alla polemica tra Valentino e Farina sulle sorti dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Sant’Agata dei Goti è intervenuto il consigliere regionale del Pdl, Mario Ascierto Della Ratta.
‘Non mi sembra si possa parlare – si legge nella nota – soprattutto per quello che mi riguarda, di fallimento dell’azione politica o di fallimento d’essa in relazione al territorio, sol perché avrei, a dire di Farina, dimostrato vicinanza al caso del nosocomio di Cerreto Sannita e dell’intera Valle Telesina.
Il mio dovere di Consigliere Regionale non mi consente di avere una visione campanilistica, seppure la mia città ha sempre goduto in maniera privilegiata delle mie azioni politiche. Tanto premesso, preciso che la legge regionale 16/2008, stabilisce la razionalizzazione ospedaliera regionale, legata ai tagli piuttosto che all’incremento delle strutture, facendo seguito alla legge del piano ospedaliero varata l’anno precedente.
In riferimento a quest’ulteriore restrizione, voluta dal governo regionale del centro sinistra ricordiamo le responsabilità legate agli sprechi miliardari che hanno reso la sanità campana, insieme a quella laziale, la più indebitata in assoluto e questo dato non è certo imputabile al PDL. Il sottoscritto, dunque, insieme ai colleghi sanniti dell’Assise Regionale, ha ritenuto di svolgere responsabilmente il proprio ruolo di opposizione costruttiva nel tentativo di correggere il disastroso teorema che ci ha portati al risultato, che oggi è sotto gli occhi di tutti. Tanto nel tentativo di rimediare alle proposte penalizzanti dell’assessorato al ramo, all’epoca rappresentato da Montemarano.
Partendo dalla L.R. 16/2008, il nuovo P. O. ”Sant’Alfonso Maria De’ Liguori” diventa il terminale di una programmazione di ampio respiro che prevede tra l’altro la riconversione del nosocomio di Cerreto Sannita e la garanzia dell’emergenza sanitaria su tutto il territorio attraverso il potenziamento delle strutture legate ai 118, con l’aggiunta del 118 aereo per assicurare a tutte le comunità lo stesso livello di garanzia emergenziale.
Il San Giovanni di Dio di Sant’Agata dei Goti (il vecchio plesso) subisce la chiusura di due soli reparti e un’accelerazione del processo di smantellamento per lo più legata alla necessità di recuperare fondi attraverso il risparmio, giustificato sia dalla carenza di ricoveri (negli ultimi mesi, infatti, la struttura è stata interessata da soli 5 degenze tra i reparti di medicina e chirurgia), sia dall’ulteriore taglio di circa 3 milioni e mezzo di Euro, che l’ASL BN ha subito dal Governo Regionale per l’anno 2009.
L’ASL BN ha deliberato proprio oggi pomeriggio (31 luglio) ed inviato alla Regione un crono programma che prevede, sempre nell’ottica della l. R. 16/2008, l’apertura del nuovo P. O. per metà ottobre. Come ho sempre fatto, assicuro il mio impegno affinché saranno rispettati i tempi da parte dell’Assessorato alla Sanità, questa volta rappresentato dal prof. Santangelo.
Ora, sensibilità a parte, che a me pare non sia patrimonio di nessuno, anzi… chiedo: ma Farina tutte queste cose le conosceva? Si è mai confrontato su questi argomenti? Ha mai chiesto lumi al sottoscritto dal momento che queste cose sono regolate da leggi e disposizioni regionali? Farina mi invita a prendere atto del fallimento della politica legata al territorio. E sia. Ma che presa d’atto avvenga attraverso un confronto, che fino ad oggi, in verità mio malgrado, è mancato, sterili esternazioni giornalistiche a parte’.