Intervenendo ai lavori delle Commissioni congiunte in corso alla Camera dei Deputati, l’on. Costantino Boffa ha manifestato la propria contrarietà allo “scudo fiscale”, il provvedimento contenuto nel decreto correttivo delle misure anticrisi sul quale il Governo ha posto la mozione di fiducia.
“Per l’ennesima volta la maggioranza che ci governa – ha dichiarato – approverà, con voto di fiducia, una legge truffa che premierà con l’impunità e con l’anonimato quanti hanno illegalmente esportato all’estero i loro capitali. Un ulteriore schiaffo a quanti in Italia pagano con regolarità le tasse mantenendo i loro capitali e i loro risparmi nel nostro Paese; e certamente un favore alla criminalità organizzata i cui capitali illecitamente esportati potranno ritornare ripuliti in Italia”.
“Tale provvedimento – ha proseguito – comporta la revisione di ogni reato penale, tributario e societario commesso dagli esportatori di valuta. Inoltre, i beneficiari dello scudo godranno della garanzia di un totale anonimato che impedirà anche alla Guardia di Finanza di conoscere i nomi delle persone che beneficiano dello scudo e della sanatoria. Grazie a questa manovra non saranno più punibili una serie di reati tutti relativi al ‘falso’, dal falso in bilancio, alle false comunicazioni sociali, e lo stesso vale per molti altri reati di natura tributaria”.
“E non tragga in inganno il tentativo del Governo di nascondere il significato reale del provvedimento dietro al paravento del contesto internazionale. Appaiono infatti improbabili i paragoni con quanto sta accadendo in altri Paesi occidentali dove il rimpatrio dei capitali sottratti al fisco è fino a dieci volte più costoso che in Italia ed è accompagnato da operazioni di trasparenza che costringono gli evasori a rivelare la propria identità e come hanno nascosto i capitali. Pensiamo alle misure approvate ad esempio negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Una differenza non da poco: segna il confine tra una manovra equa finalizzata a dar respiro alle casse dello Stato in un momento particolarmente negativo e una legge truffa che abbassa ulteriormente l’asticella della legalità nel nostro Paese e contribuisce ad alimentare un clima generale di sfiducia nei confronti dello Stato e delle istituzioni”.
“Questa manovra dunque – conclude l’On.Boffa – non è figlia delle difficoltà e delle necessità del momento bensì dell’idea di Paese che appartiene a questo Governo. Un paese più attento a premiare i disonesti e i furbi che a riconoscere il merito e la legalità.”