Riceviamo e pubblichiamo:Chi pensa che un parlamentare non possa esprimere opinioni sulle vicende
politiche della propria regione e della propria città, specialmente dopo 9
anni di governo Bassolino, è completamente fuori strada.
A Damiano andrebbe innanzitutto ricordato che non solo l’On.le De Girolamo
ma tutta la classe parlamentare è stata “nominata”.
Damiano è rimasto al cosiddetto “rinascimento napoletano” ed alla vecchia
politica legata alla spesa.
Più si spende più si amministra bene.
Purtroppo non è così specialmente per Bassolino che di soldi ne ha spesi
davvero tanti ma di lui resterà solo il ricordo della spazzatura e degli
scandali in regione.
Nunzia ha evidenziato, facendo bene, che le liturgie della vecchia politica
ancora persistono.
Le firme di accordi, protocolli di intesa, impegni ecc.ecc. alla vigilia
delle elezioni rappresentano una prassi ormai consolidata.
Ma alla sinistra sono ormai saltati i nervi, anche perché chi ancora governa
sa benissimo di avere i giorni contati e che una stagione si avvia
mestamente alla conclusione, nonostante i proclami.
La sindrome del neo-compagno resistente Franceschini pare abbia contagiato
ormai tutti nella sinistra.
E’ sicuramente giusto il richiamo a non ignorare il passato, quello che
invece è sbagliato è vivere di passato.
Il Popolo della Libertà con Berlusconi e Fini ha già dimostrato di saper
chiudere con il passato raccogliendo la sfida della modernità ed i
risultati sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto sono ascrivibili a
tutto il partito partendo dai cittadini elettori, passando per i
parlamentari, fino al Presidente del Consiglio.
Abbiamo già tolto di mezzo la spazzatura che Bassolino ed i suoi amici hanno
lasciato in giro, il prossimo obbiettivo sarà quello di spazzare via
definitivamente quelli che l’hanno creata.
Avv. Salvatore Verrillo, vice Coordinatore Provinciale vicario PdL