Martedì 5 maggio alle ore 11,30 nella Biblioteca del Giannone a Piazza
Risorgimento ci sarà la conferenza stampa di presentazione della neonata associazione di ex alunni del Liceo Classico “P. Giannone” I Giannoniani.
L’associazione, nata per iniziativa di ex alunni appartenenti a diverse generazioni, entusiasti della Lectura Dantis svoltasi lo scorso anno per iniziativa della scuola, risponde ad un bisogno diffuso di memorie condivise e partecipazione (in un tempo di relazioni “liquide” e cancellazione del passato) e alla volontà di contribuire a fare del Liceo uno dei poli di produzione culturale della città.
È felice coincidenza che tutto ciò accada nell’imminenza del bicentenario della fondazione del Liceo.
Gli scopi dell’associazione sono molteplici: organizzazione di eventi culturali legati alla cultura classica e umanistica, supporto alle attività istituzionali del Liceo, mostre e incontri dedicati a
ricostruire, attraverso l’esperienza di chi c’è stato, la storia del Liceo a partire dal dopoguerra, raccolta di fondi e competenze da mettere a disposizione del Liceo.
Non mancheranno “amarcord” che consentiranno a vecchi compagni di scuola di rivedersi in un luogo tanto importante della propria giovinezza.
Nella stessa circostanza si presenterà la prima iniziativa pubblica dell’associazione, che si terrà giovedì 7 maggio nella Sala Palatucci del Liceo alle 17,30. I Giannoniani ospiteranno, infatti, *Gianni Vattimo*, considerato il maggior filosofo italiano vivente, che, nella
sua “lectio”, discuterà del “pensiero debole come pensiero dei deboli”.
SCHEDA BIBLIOGRAFICA DI GIANNI VATTIMO*
Gianni Vattimo (Torino, 4 gennaio 1936) è considerato il maggior filosofo italiano vivente.
Già studente del liceo classico “Vincenzo Gioberti” e poi allievo di Luigi Pareyson, si è laureato in filosofia nel 1959 a Torino. Negli anni Cinquanta ha lavorato ai programmi culturali della Rai. Ha conseguito la specializzazione a Heidelberg, con Karl Löwith e Hans Georg Gadamer, di
cui ha introdotto il pensiero in Italia. Nel 1964 è diventato professore incaricato e nel 1969 ordinario di estetica all’Università di Torino, nella quale è stato preside, negli anni ’70 della facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 1982 è ordinario di filosofia teoretica presso la stessa università.
Ha insegnato come /visiting professor/ negli Stati Uniti e ha tenuto seminari in diversi atenei del mondo. È stato direttore della «Rivista di estetica», membro di comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere, socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino.
È stato editorialista per i quotidiani «La Stampa» e «La Repubblica» e per il settimanale «L’espresso». Per le sue opere ha ricevuto lauree /honoris causa/ dalle università di La Plata, Palermo, Madrid e dalla Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima. È stato più volte
docente alle /Vacances de l’Esprit/ (1995, 1997 e 2004).
Ha svolto e svolge attività politica in diverse formazioni politiche, rivendicando tuttavia sempre le proprie origini comuniste.Nelle sue opere Gianni Vattimo si è occupato dell’ontologia ermeneutica contemporanea, proponendone una propria interpretazione, che ha chiamato “pensiero debole”, per contrapposizione con le diverse forme di pensiero forte dell’Otto-Novecento: l’hegelismo con la sua dialettica, il
marxismo, la fenomenologia, la psicanalisi, lo strutturalismo_.
Tra le sue opere ricordiamo: /Il soggetto e la maschera/, Bompiani, Milano, 1974, /Le avventure della differenza/, Garzanti, Milano, 1980, /Il pensiero debole/, Feltrinelli, Milano, 1983 (a cura di G. Vattimo e P. A. Rovatti), Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso,
Garzanti, Milano, 2002, Non essere Dio. Un’autobiografia a quattro mani, con Piergiorgio Paterlini, Aliberti editore, Reggio Emilia, 2006, /Ecce comu. Come si ri-diventa ciò che si era/, Fazi, Roma, 2007.
La casa editrice Meltemi ha in corso d’opera la pubblicazione dell’opera integrale del filosofo.