“Solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani, ma nessuno lo sa. E’ per questo che Coldiretti si è impegnata nella realizzazione di una filiera agricola tutta italiana, un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto”. E’ quanto ha affermato il vice presidente nazionale della Coldiretti, Gennaro Masiello, a margine della Convention “Stop a inganni e moltiplicazioni. Nasce la filiera agricola tutta italiana”, organizzata dalla Coldiretti al Palalottomatica di Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e del Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia e di 15mila imprenditori agricoli.
Oltre 200 sono stati i partecipanti della Coldiretti Benevento che con quattro pullman hanno partecipato alla Convention di Roma. Insieme al presidente Gennaro Masiello ed al direttore Luigi Auriemma alla manifestazione hanno preso parte i presidenti di sezione, i rappresentanti delle cooperative che hanno aderito o intendono aderire a Coldiretti, imprese impegnate nella filiera, rappresentanze di giovani, donne e pensionati, nonché responsabili dei servizi del Sistema Coldiretti.
Secondo il vice presidente nazionale della Coldiretti, “per ogni prodotto agricolo realizzato nei campi o negli allevamenti situati in Italia, si sviluppa un Made in Italy alimentare cinque volte più grande tra contraffazioni e imitazioni. A fronte di 20 miliardi di export Made in Italy nel mondo, ci sono altri 60 miliardi generati da prodotti che non hanno mai visto il nostro Paese e, tolti i prodotti a denominazione di origine, solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani. E tutto questo nessuno lo sa”.
“Con il “piano spesa sicura” della Coldiretti vengono smascherati – ha affermato Gennaro Masiello – gli inganni del finto Made in Italy che riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche quattro cartoni di latte a lunga conservazione su cinque che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori, e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”.
“Vi è stata una sostanziale condivisione del Governo – ha spiegato il direttore della Coldiretti Benevento Luigi Auriemma – per il progetto presentato da Coldiretti che non è solo un progetto per il settore agricolo, ma per la crescita del Paese. Del resto l’agricoltura rappresenta la vera economia in contrapposizione alle economie di carta o finanziarie che hanno determinato la grave crisi economica che stiamo vivendo. L’agricoltura, quindi, costituisce il vero elemento per superare la crisi”
Alla Convention il Governo ha assunto un forte impegno per la lotta alla contraffazione, per la valorizzazione del Made in Italy attraverso campagne promozionali, ma anche per promuovere la vendita diretta attraverso i farmer’s market che saranno supportati dall’emanazione di specifici decreti per favorire la filiera corta.
Secondo il ministro Scajola vi è la necessità di rilanciare il modello di aggregazione dei Consorzi agrari, mentre il ministro Zaia ha annunciato che le Commissioni Agricoltura di Camera e Senato hanno approvato un disegno di legge per l’etichettatura obbligatoria dell’origine dei prodotti agricoli.