«Il 1° maggio, Festa dei lavoratori, è occasione per richiamare l’attenzione sul principio fondante la nostra Carta Costituzionale e cioè che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro’ Lo ha dichiarato il presidente della Provincia, Aniello Cimitile. ‘Questo che i Padri Costituenti vollero come tratto distintivo del nostro Paese, a causa della pesante contingenza economica mondiale e dai processi di globalizzazione in atto – seguita Cimitile – viene oggi negato a larghe masse giovanili, specialmente nel Mezzogiorno, e cancellato a chi lo già aveva ottenuto.
Assumono, allora, assoluta priorità la vigilanza, l’attenzione e l’intervento delle Istituzioni pubbliche e democratiche sulla necessità inderogabile: 1) di dare risposte e contrastare quella che, per tante energie giovanili, si configura come una drammatica ricerca di un posto di lavoro; 2) di superare, per tantissimi altri, una condizione di precarietà che sempre di più umilia l’essere umano; 3) di impedire la chiusura di fabbriche e centri produttivi; 4) di contrastare la tragedia delle “morti sul lavoro”.
L’emorragia di cervelli e di competenze dal Sud al Nord e verso l’estero, che ha costituito per decenni la costante della storia locale, è purtroppo ripresa: e questo aggrava ancora di più la situazione socio-economica del Sannio e pone pesanti interrogativi sul suo futuro e sulla sua qualità della vita. Per tutte queste ragioni è indispensabile che le Istituzioni, i Partiti, le Organizzazioni sindacali, le Forze imprenditoriali perseverino nella via intrapresa da qualche tempo circa la ricerca di soluzioni socio-economiche condivise, nella consapevolezza che, in un momento così difficile per una così larga fetta della società civile locale, debbono prevalere gli interessi supremi della collettività, rispetto a quelli di una sola parte.
In questo spirito, auspico che la Festa del Lavoro 2009 costituisca per tutti i Sanniti occasione di un rinnovato impegno per far fronte comune rispetto alle difficoltà ed alla crisi socio-economica e puntare verso nuove opportunità di uno sviluppo socio-economico ed ambientalmente sostenibile. Evviva il 1° Maggio e i lavoratori».