In occasione della sesta edizione del triangolare di solidarietà “Un goal per la vita”, promosso dalle Acli all’interno della Casa Circondariale di Benevento, l’On. Erminia Mazzoni, Presidente della Commissione Petizioni al Parlamento Europeo, a margine dell’incontro con i detenuti ospiti della struttura, ha dichiarato:
“Plaudo all’impegno della sezione territoriale delle Acli e alla lungimiranza della dirigenza della nostra struttura detentiva che hanno scelto di investire nel confronto perche dallo spirito di condivisione di una partita “speciale” nascesse un nuovo, importante momento di dialogo interistituzionale.
L’incontro di questa mattina si aggiunge ai tanti che nel corso della mia attività politica, soprattutto da parlamentare nazionale, mi hanno consentito di conoscere da vicino molte e differenti realtà penitenziarie del nostro paese, alle prese con le ordinarie difficoltà strutturali e con l’imprescindibile necessità di programmare piani circostanziati di recupero e di reinserimento, soprattutto dei detenuti più giovani.
Sollecitata anche da confronto con alcuni di loro, ho rinnovato oggi il mio impegno a realizzare una rete che coinvolga tutti i livelli istituzionali e che si preoccupi di ricavare, dalle nobili promesse, interventi concreti e strutturati.
Alla sfida “del dopo”, abbiamo il dovere di rispondere con la cultura dell’investimento in termini economici e dell’impegno in chiave politica.
Anche dall’Europa- prosegue la Presidente- è possibile mutuare molteplici opportunità di finanziamento che, se combinate ad un’autentica programmazione, potranno fornire risposte significative”.
Alla manifestazione erano presenti anche l’On. Nunzia de Girolamo, l’On. Costantino Boffa e molti amministratori locali.
“La convergenza- conclude dunque l’On. Mazzoni -che si è realizzata almeno nelle intenzioni tra i diversi esponenti politici, rappresenta in nuce quel progetto di cooperazione istituzionale trasversale che è presupposto indispensabile per poter produrre risultati in un settore così delicato.
Le richieste che mi hanno rivolto i detenuti mettono in evidenza quanto sia urgente una riforma organica del sistema giustizia, che tenga conto anche delle carenze della magistratura di sorveglianza dalle quali deriva una non compiuta applicazione dei benefici, introdotti per rendere effettiva la funzione rieducativa della pena.”