Mercoledì 30 settembre, alle ore 18.30, presso la Fondazione “Gerardino Romano”, sede di Telese Terme, prosegue “Il ciclo di Letture”. Il Professor Felice Casucci leggerà “Utopia” di Tommaso Moro. In tale opera l’Autore descrive un’immaginaria isola-regno abitata da una società ideale, nella quale alcuni studiosi moderni hanno ravvisato un opposto idealizzato dell’Europa sua contemporanea, mentre altri vi riscontrano una satira sferzante della stessa. Moro derivò il termine dal greco antico con un gioco di parole fra ou-topos (non-luogo) ed eu-topos (luogo felice); utopia è quindi, letteralmente un “luogo felice inesistente”.
L’opera si divide in due libri: città reale e città perfetta. Nel primo si analizza in modo critico la situazione politica ed economica dell’Inghilterra. In particolare Moro ritiene assurda e illegittima la sanzione di pena capitale per il furto. Ritenendo che il male dei mali sia la proprietà privata ne propone l’abolizione, al fine di ripartire i beni materiali in maniera eguale. Nel secondo libro, Città perfetta, viene descritta l’Utopia. Nell’isola di Utopia (la forma è simile a quella della Gran Bretagna) secondo Moro, la proprietà privata è vietata per legge e la terra deve essere coltivata, a turni di due anni, da ciascun cittadino, nessuno escluso.
Tutti hanno un lavoro, di 6 ore al giorno; nel tempo libero, tutti i cittadini possono altresì dedicarsi alle proprie passioni e professioni abituali, ma un posto fondamentale è occupato dallo studio delle scienze e della filosofia. La famiglia rappresenta un nucleo fondamentale. L’uomo si può sposare all’età di 22 anni e la donna a 18 anni. Il divorzio è consentito. L’adulterio è severamente punito, l’individuo viene incarcerato e incatenato con catene e biglie d’oro (l’oro in Utopia non vale nulla, ad esso si ricorre solo per sostenere economicamente eventuali guerre).
Per quanto riguarda la religione, nell’isola di Utopia deve essere prevista la più larga tolleranza religiosa, fermo restando però l’obbligo di credere nella Provvidenza di Dio e nell’immortalità dell’anima. Chi infrange le regole viene scacciato da Utopia. Tutti hanno diritto a una vita pacifica. Il fine è il benessere.
Gli incontri della Fondazione, aperti al pubblico, si svolgono ogni settimana e rappresentano un momento di confronto dialettico con l’intento di contribuire alla crescita del territorio sannita.