Sui recenti interventi pubblici di importanti e noti esponenti politici della Lega Nord, tra i quali figurano anche rappresentanti del Parlamento Italiano ed Europeo, riportiamo le considerazioni del Commissario Provinciale dei giovani dell’Italia dei Valori Francesco Zoino, che afferma: “La propaganda intrapresa dalla Lega Nord, scaturita, particolarmente nell’ultimo periodo, in una escalation di interventi denigratori del meridione e della gente del Sud assolutamente inaccettabili e vergognosi, evidenzia a chiare lettere, quali siano i veri principi ed ideali ispiratori di un movimento politico che si propone come difensore di un fantomatico Bene, il Nord, contro il Male da combattere e sconfiggere, il Sud.
La mia considerazione, da ritenersi oggettiva, trova pieno ed inconfutabile riscontro proprio nelle parole offensive pronunciate, senza mezzi termini, da deputati ed europarlamentari leghisti, che scevri da una qualsivoglia forma di rispetto della dignità umana, più volte, su quotidiani e siti web, nonché durante comizi elettorali pubblici, si sono cimentati nel cantare cori anti-napoletani ed anti-meridionali (Salvini), nell’esaltare la superiorità etnica dei Padani (Borghezio), nel suggerire di regalare il Sud e la Campania alla Corona di Spagna (Borghezio), nel definire il meridione d’Italia fannullone e piagnone (Castelli-Borghezio), nel proporre finanche un test per l’ammissione al ruolo dei professori che prevede per un insegnante del Sud l’eventuale inserimento in graduatoria, previa opportuna dimostrazione di un’adeguata conoscenza del dialetto della Regione settentrionale in cui si intende svolgere la propria attività di docente (Lega Nord).
Tutto ciò è inaudito. Il nostro fare politica, in qualità di partito operante a sostegno ed a difesa delle aree del Sud e del Sannio, continuerà ad essere animato esclusivamente dalla volontà di salvaguardare i valori e le peculiarità della nostra terra e delle nostre comunità, convinti che una difesa reale e significativa non può che dipendere da una politica costruttiva ed incondizionata, distante da chi senza remore e timore alcuno, ci considera la palla al piede dell’Italia.
Credo, pertanto, che sia opportuno affrontare la problematica in maniera condivisa, senza vincoli e infingimenti, attraverso una politica di forte opposizione, invitando chi è costretto, per motivi di schieramento o equilibri interni, ad ingoiare malvolentieri bocconi amari, a svestire sin da subito la maglietta di partito e di indossare quella del Sud, nella convinzione che la nostra dignità di lavoratori e uomini meridionali, non può e non deve essere calpestata ed offesa da chiunque, che sia esso avversario o “amico” politico”.