Pasquale Basile, segretario cittadino di Rifondazione Comunista, interviene in merito alla decisione del Comune di avviare un’opera di dismissione del patrimonio pubblico abitativo al Parco Sogene e chiede l’annullamento del bando, nonché, l’immediata convocazione delle parti sociali per stabilire garanzie a sostegno dei cittadini.
“Mentre gli sfratti aumentano, in particolare quelli per morosità, mentre la crisi economica e sociale colpisce anche nuclei familiari appartenenti al ceto medio che difficilmente riescono a sostenere i costi dei mutui, mentre l’emergenza abitativa diventa un dato strutturale della realtà beneventana, il Comune anziché definire politiche abitative e risorse pubbliche che permettano di superare tale emergenza, decide attraverso l’assessore al Patrimonio Cosimo Lepore, un’opera di dismissione del patrimonio pubblico abitativo con lo scopo di fare cassa a tutti i costi”.
Non è bastato all’assessore Lepore, l’esito fallimentare delle recenti aste di 4 alloggi al Parco Sogene, ora viene messa in vendita un intero lotto alloggiativo sempre al Parco Sogene senza definire e stabilire delle garanzie per i nuclei familiari che attualmente occupano tali stabili. E’ sconcertante la mancata convocazione delle parti sociali in particolare dei sindacati degli inquilini che vengono esclusi da qualsiasi forma di collaborazione con l’assessorato, fortemente convinto di poter amministrare un territorio in totale autonomia. Ricordiamo all’assessore Lepore che proprio la bandiera della partecipazione è stata sollevata dalla sua coalizione e nel lontano 2006 dal nostro stesso partito per poter sconfiggere il centro destra a Palazzo Mosti.
La partecipazione non va decantata solo in campagna elettorale ma va praticata quotidianamente nell’azione amministrativa e di governo per garantire la crescita di un intera comunità e per conseguire l’interesse generale e dei cittadini. Rifondazione Comunista chiede all’assessore al Patrimonio e all’intera giunta di rivedere questa decisione e convocare i sindacati degli inquilini per stabilire garanzie ai cittadini che attualmente occupano gli alloggi di Parco Sogene. E’ necessario infatti stabilire un diritto di prelazione per gli affittuari e stabilire dei costi accessibili alle famiglie che decidono di acquistare l’immobile. Rifondazione Comunista è contraria a qualsiasi forma di svendita del patrimonio pubblico finalizzata alla speculazione immobiliare e all’acquisizione di super profitti ricavati sulla pelle e i sacrifici dei cittadini.
E’ necessario stabilire che le vendita degli alloggi di Parco Sogene venga circoscritta alle sole famiglie che attualmente vivono in tali abitazioni e soprattutto che possono permettersi l’acquisto degli stessi. Il Comune non può pensare invece di favorire la speculazione e ledere il diritto all’abitare delle famiglie che non possono permettersi l’acquisto degli appartamenti. Rifondazione Comunista chiede pertanto l’annullamento del bando e l’immediata convocazione delle parti sociali per stabilire garanzie a sostegno dei cittadini”.