La volontà di “estendere l’etichettatura che identifica il luogo in cui e’ stato ottenuto il prodotto agricolo” prevista nella Comunicazione della Commissione europea sulla qualità dei prodotti agricoli raccoglie le nostre sollecitazioni per garantire maggiore trasparenza nell’informazione e consentire scelte di acquisto consapevoli.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il nuovo orientamento della Commissione è confermato da novità concrete come l’entrata in vigore a partire dal primo luglio dell’obbligo di indicare l’origine delle olive impiegate nell’extravergine grazie al pressing della Coldiretti che ha avviato una campagna per l’etichettatura obbligatoria di tutti gli alimenti.
“Ci attendiamo ora – spiega il direttore della Coldiretti sannita Luigi Auriemma – scelte coerenti da parte della Commissione Europea che ha addirittura avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, con una propria decisione del 18 luglio 2007, con la quale si chiede di eliminare l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne avicola e derivati previsto dalla legislazione nazionale per frenare la psicosi generata nei consumi dall’influenza aviaria”.
Con l’apertura della Commissione Europea si apre la strada per frenare le insopportabili speculazioni in atto sul mercato del latte e derivati con la possibilità di smascherare gli 86 milioni di quintali di latte equivalente tra polveri, cagliate, formaggi e latte liquido importati in Italia e spesso spacciati come Made Italy all’insaputa dei consumatori.
“In conseguenza della febbre suina – precisa il direttore Auriemma – si è registrato un ingiustificato calo dei consumi di questo tipo di carne, pertanto riteniamo necessario ottenere l’etichettatura per la carne suina anche in considerazione dei due grossi centri di riproduzione che abbiamo in provincia di Benevento che forniscono lattonzoli anche a realtà extra regionali. In assenza di etichettatura questi centri potrebbero avere difficoltà a valorizzare la propria produzione”
Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l’obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva.
L’etichetta resta però anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali e i succhi di frutta, ma anche per il latte a lunga conservazione, yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine.