“Come donne Udc seguiremo con la dovuta attenzione e il dovuto impegno l’evoluzione della questione della presenza delle donne negli organismi di direzione politica del Comune capoluogo”.
Questo è quanto affermato nella sua relazione introduttiva dalla Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità dell’Udc, Antonella Lepore in occasione del convegno tenutosi oggi a Palazzo Mosti sul tema “La politica al femminile: chi crede davvero nelle pari opportunità? (Il caso di Benevento città)”.
La responsabile delle donne Udc della provincia di Benevento nel corso del suo intervento ha stigmatizzato il comportamento avuto dal sindaco Pepe e dall’intera coalizione di centrosinistra dichiarando che “su questa questione il sindaco e i suoi collaboratori hanno perso l’occasione per dimostrare di essere autentici democratici e progressisti”.
A coordinare i lavori ha provveduto la Vice Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità dell’Udc, Eva Finizio la quale ha ringraziato le rappresentanti istituzionali che hanno promosso l’azione legale contro il Comune “perché con questo atto si è consentito di aprire un dibattito ampio e profondo su tale argomento”.
A questo punto ha preso la parola l’avvocato Lucia Catalano già Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Benevento la quale ha ricordato la sua esperienza politica “condivisa con uomini particolarmente sensibili al tema delle pari opportunità, disponibili e privi di pregiudizi”.
“Una donna in Giunta – ha proseguito – non deve essere considerata un’imposizione (anche se in tal senso vige il rispetto del’art. 6 bis dello Statuto del Comune di Benevento), ma un’opportunità e un contributo. La scelta del sindaco Pepe di rinominare assessore Giovanni D’Aronzo non fa altro che mortificare le tante donne che in lui hanno creduto anche entrando a far parte della sua lista elettorale”.
L’avvocato Catalano ha fatto riferimento anche ad un analogo episodio avvenuto nel Comune di Molfetta in cui, dopo la pronuncia del Tar, il 30 aprile scorso è stata nominata una donna in Giunta.
Successivamente è intervenuto l’avvocato Luca Coletta che assiste le ricorrenti nel giudizio contro il Comune di Benevento: “La parità tra uomo e donna non è un capriccio, ma un obiettivo prioritario dei governi per l’interesse collettivo. La questione, inoltre, offre spunti di riflessione importanti inerenti anche agli effettivi poteri del primo cittadino per la formazione della Giunta. Vige il principio di discrezionalità, ma il sindaco Pepe avrebbe dovuto ricercare tra le persone di sua fiducia, donne che potessero ricoprire la carica di assessore. In caso contrario avrebbe dovuto fornire motivazioni serie e non certo l’aver ascoltato i segretari di partito, aver seguito un criterio di graduatoria elettorale o aver nominato donne in altri organismi. Le ricorrenti in giudizio – ha concluso Coletta – andranno avanti lungo la strada intrapresa per far valere il rispetto di norme importanti per il Comune di Benevento”.
I lavori sono stati conclusi dal Segretario Provinciale dell’Udc, Gennaro Santamaria che in primo luogo ha ringraziato le rappresentanti del movimento femminile dell’Udc per l’impegno e l’abnegazione dimostrata fino ad oggi nel portare avanti le politiche di emancipazione delle donne della provincia di Benevento. Santamaria, infine, ha spiegato che l’intero partito ha sposato questa battaglia e infatti nei prossimi giorni sarà depositata un’apposita richiesta di seduta di Consiglio Comunale dedicata all’argomento.