L’universo, il cielo, la luna, le stelle, da sempre hanno ispirato gli uomini inducendoli all’ottimismoed alla riflessione, sia essa quella poetica fatta di versi e di rime, sia quella astronomica e scientificatendente alla ricerca dell’origine della vita.
Grandi poeti e scrittori hanno tratto lo spunto dalle stelle per lasciare ad imperitura memoria la loro arte, la loro sensibilità. “ Ci divorano le stelle vanitose e belle dell’incantato cielo”, ha scritto un moderno poeta (Flavio Vacchetta) per rimarcare il fascino infinito delle stelle.
Altrettanto vanitose e belle erano le stelle presenti alla 15^ edizione della Festa delle Stelle il cui scopo è dare visibilità e riconoscimento a tutti i figli del Sannio, siano essi atleti, dirigenti o giornalisti, che con onestà, sacrifici e spirito di abnegazione, cercano di primeggiare nella loro attività portando in alto il nome della loro terra d’origine, promossa dal CONI Provinciale di Benevento.
Ci hanno dato lo spunto per delle riflessioni sulla nostra società contemporanea. La serata, condotta dal giornalista della nostra testata Reno Giannantonio, ha ancora una volta dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’ascesa del gentil sesso nello sport, dopo averlo fatto in altri campi: politica, scienza, storia.
Dopo Peron, Allende, Giovanna D’Arco, Merkel, Levi Montalcini sono apparse sulla scena la Pellegrini, la Vezzali, la Guderzo.
E seguendo le loro orme le “nostre” Boscarelli, Colucci, Cioffi, Pirozzi, Iadarola. Agozzino, D’Anna, De Bellis ce la stanno mettendo tutta per emergere a livello internazionale e nazionale e fungere da esempio da imitare per le atlete in erba che numerose hanno gremito il Calandra: la Pirozzi, la Colucci e la Iadarola con la loro esperienza di vita hanno dimostrato che si può essere studentessa, moglie, madre e valente atleta nello stesso tempo.
La manifestazione, analogamente alle Olimpiadi, ci ha fatto conoscere ed apprezzare sport di cui ignoravamo l’esistenza, come il takewondo o la coppia in piedi di bocce per disabili i cui campioni tricolori Del Prete-Chiusolo ci hanno anche fatto capire che si può essere campioni anche quando si è meno fortunati di altri.
Ed ancora: se lo sport è lo specchio della società, sarebbe il caso di rivedere certi luoghi comuni che danno il Sannio nelle ultime posizioni per qualità di vita e di servizi, visto che riesce ad esprimere certi campioni.
Le note dell’inno di Mameli hanno ancora una volta dimostrato la voglia degli italiani di sentirsi legati al concetto di unità e di patria.
E parlando di note è d’uopo fare cenno anche a quelle poche stonate emerse dalla serata: la presenza non massiccia di pubblico che la serata richiedeva e la scarsa partecipazione emotiva dei presenti, eccezion fatta per le ‘terribili’ allieve della maestra D’Anna che hanno tributato una vera ovazione al loro tecnico.
I premiati
Stelle di Bronzo (CONI Nazionale): “G. Ferrini” Benevento (calcio dilettantistico); U.S. Molinara (pallavolo); Nicola Borrillo (pallavolo); Giuseppe Cervone (giudice tennis); Antonio Pacilio (calcio – karting – pattinaggio); Ugo Politi (sci).
Gladiatori (CONI Provinciale): Marianna Iadarola (pallavolo); Anna Pia De Bellis (tecnico ginnastica); Cristiana D’Anna (tecnico ginnastica); Luciano D’Agostino (tecnico calcio); Bruno Annecchiarico (tecnico pallacanestro); Antonio Del Prete – Pompeo Chiusolo (bocce per disabili); Gianni De Blasio (giornalista sportivo).
Premi Speciali (CONI Provinciale): Benevento Berretti (calcio giovanile); Forza e Coraggio (calcio dilettantistico); Magic Team (pallacanestro); Maria Grazia Cioffi (rugby); Luca Martinelli (rugby); Guido Calabrese (rugby); Graziano Minicozzi (nuoto); Salvatore Parrillo (pallacanestro); Antonio Cutillo (atletica leggera master); Stefania Pirozzi (nuoto); Teresa Agozzino (pallavolo master).
Medaglie al Valore Atletico (CONI Nazionale): argento, Francesca Boscarelli (scherma); bronzo, Isabella Colucci (takewondo).