‘Il Partito del Sud ipotizzato da qualcuno non serve a niente, se non a contribuire di nuovo alla frammentazione del panorama politico italiano: risposta inadeguata rispetto ad un problema reale, quello di porre il Meridione al primo posto dell’agenda politica italiana ed europea’. Lo ha dichiarato Luigi Bocchino, coordinatore provinciale dei Popolari Liberali di Benevento.
‘Sono forti nel Mezzogiorno d’Italia – si legge nella nota – le preoccupazioni per una crisi economica che rischia
di travolgere il Sud più di quanto ha fatto la sciatteria della sua classe dirigente: in particolare in Campania ove, con il buco della sanità , siamo vicini alla bandiera bianca della resa .
Vi è dunque la necessità di un partito il PDL che, nella gestione dell’azione di governo, riesca a coniugare innovazione e tradizione, e colpire con durezza sperperi e malaffare per
rilanciare davvero la crescita e lo sviluppo economico dei nostri territori .
Si pone oggi una ‘nuova questione meridionale’ che non è solo quella di non perdere altro terreno rispetto al Nord ma anche, e soprattutto, di non perdere il treno dell’Europa facendo così divenire il Sud una zona di marginalità ed arretratezza: un nuovo protagonismo del Sud passa attraverso una rinnovata politica degli enti locali che dia sostegno alle energie sane e produttive e cancelli per sempre clientele ed assistenzialismo .
Per questo si impone però , dal punto di vista politico, un PDL meno verticistico che abbia il coraggio di inaugurare la stagione dei partiti regionali dotati di ampia autonomia decisionale che facciano sentire più vicino il partito al popolo. Un partito territoriale che si leghi sui temi di maggior rilievo del paese al partito nazionale ma che, nel contempo, favorisca la discesa in campo di una classe dirigente non di più di nominati ma di eletti dalla base: una investitura forte per rivendicare appieno la responsabilità delle scelte e l’onere di governo delle comunità’ .