“Lettieri evoca il modello leghista per responsabilizzare la classe dirigente meridionale. Condivido in pieno la necessità di sostituire alla litania sul “sud abbandonato” la chiamata alle armi dei volenterosi. Mi preoccupa, invece, il richiamo alla Lega, che potrebbe far da sponda ai sostenitori del partito del sud. Non è di un partito secessionista che abbiamo bisogno, perché non ci aiuta un sud separato dal nord e in conflitto con esso”. E’ quanto si legge in una nota di Erminia Mazzoni, europarlamentare PdL, che replica alle affermazioni del presidente dell’Unione industriali di Napoli.
Proporrei a Lettieri – continua la nota della Mazzoni – di prendere spunto dalla ipotesi Lo Bello, presidente Confindustria Sicilia, che guarda al modello della Lombardia. La sua ricetta, per rendere effettivo il principio di responsabilità, prevede una riduzione del peso della spesa pubblica, quasi doppio al sud rispetto al nord, una accelerazione della attuazione del federalismo fiscale, che, con gli ammortizzatori solidaristici previsti, aiuterebbe le regioni del sud ad abbandonare la logica della spesa improduttiva, e la definizione di moderne politiche di crescita, utilizzando strumenti che consentano il controllo dei flussi finanziari, come per esempio gli incentivi fiscali al posto degli incentivi economici.
E’ comprensibile – conclude – che il mondo datoriale guardi al Nord per uscire dalla crisi, ma è importante non farsi intrappolare dalla demagogia e prendere dalle esperienze altrui solo quello che può essere utilmente e realisticamente adattato alle nostre esigenze”.“