«Il rinnovo della nomina a D’Aronzo è sembrato, a una prima analisi, un atto di arroganza, una spavalda sfida alle istituzioni; paradossalmente, invece, a noi appare come un segnale di estrema debolezza politica del sindaco Pepe». E’ quanto scrive, in una nota, il consigliere comunale PdL, Ettore Martini.
«A nostro avviso il sindaco non aveva altra scelta, dato il precario equilibrio tra giunta e consiglieri di maggioranza. Una maggioranza che ha difficoltà a garantire una seduta di consiglio e che manifesta, giorno per giorno, sempre maggiori mal di pancia.
Il capogruppo del Pd – prosegue l’esponente dell’opposizione – si affanna in modo maldestro nel tentativo di difendere la giunta Pepe ed arriva ad inventarsi meriti che non ha, contraddicendo il segretario provinciale del suo stesso partito, che qualche settimana fa chiedeva (ordinava?) al sindaco la realizzazione di almeno tre o quattro iniziative. Il tempo della programmazione è finito, ora bisogna passare a fatti, ammoniva il responsabile Pd.
Il sindaco Pepe è consapevole del fatto che l’attende un autunno di fuoco.
Con la maggioranza risicata e insoddisfatta che si ritrova, sarà difficile affrontare in consiglio comunale e condurre in porto iniziative come il Puc, la Piattaforma (se ancora esiste) e le opere connesse alla programmazione europea 2007-2013, senza contare le rogne del bilancio che non lasciano presagire niente di buono (per Pepe). E’ proprio il caso di dire – conclude Martini – che la ricreazione è finita ed è ormai tempo di ridare la parola agli elettori».