“Sul decreto legislativo per la sicurezza sui posti di lavoro il Governo sta facendo il massimo per ottenere un testo condiviso e accettato da tutte le parti sociali. Si tratta di un confronto che viene da lontano anche se l’accelerazione data sul finire della scorsa legislatura non ha determinato una totale condivisione”. Lo ha ribadito il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli, chiudendo i lavori del convegno su “Sicurezza sul lavoro e responsabilità sociale d’impresa”, organizzato, a Benevento, dal Patto formativo locale “Costruzioni Sannio” e la cui sessione finale è stata coordinata da Lorenzo Zoppoli, docente dell’ateneo “Federico II”.
“Il governo Berlusconi – ha proseguito Viespoli, che tra le deleghe assegnategli dal ministro Sacconi ha anche quella specifica della Sicurezza – ha ripreso il dialogo, dopo aver approntato un nuovo schema e averlo sottoposto alle commissioni parlamentari per permettere il confronto tra maggioranza e opposizione. Il decreto legislativo 81, comprensivo delle disposizioni integrative e correttive, sarà definito entro il 16 agosto. Sarà sicuramente diverso dal testo unico iniziale; raccoglierà le diverse sensibilità che ci sono sull’argomento e terrà conto anche della mobilitazione che c’è sull’argomento sicurezza, fenomeno oggi fortemente percepito, anche per gli importanti stimoli che ci vengono dal Capo dello Stato”.
Viespoli ha quindi ribadito quanto affermato nei giorni scorsi, in relazione al dibattito in sede parlamentare. “Il Governo si propone di non restare chiuso nel formalismo dell’iter di approvazione del testo, ma desidera, al contrario, garantire il massimo rispetto nei confronti degli spunti contenuti nella proposta di parere dei relatori, che risultano espressione di una corretta dialettica parlamentare”. E ancora. Il parere sul decreto legislativo per la sicurezza avrà “un carattere assolutamente impegnativo per il Governo, anche per le parti che prospettano un più corretto inquadramento di taluni punti dello schema di decreto correttivo”.
Sull’argomento, in ogni caso, il Governo si è mosso tenendo presente tre obiettivi: avviare la fase attuativa del decreto, aprire il confronto; valorizzare alcuni aspetti non ancora definiti, quali la concertazione con le Regioni e lo stanziamento di fondi per una importante e significativa campagna di comunicazione che coinvolga le scuole.
Viespoli, infine, sulla questione della sicurezza nei posti di lavoro, ha voluto esprimere una sua valutazione, che ha definito personale e non impegnativa per il ruolo istituzionale che ricopre. “A mio avviso – ha affermato – va rivisto il rapporto tra Costituzione e norme per la sicurezza del lavoro. La gestione a mezzadria tra Stato e Regioni non va bene, perché, a mio avviso, si tratta di una questione di competenza tipica dello Stato nazionale”.
Al convegno, organizzato dal Pfl “Costruzioni Sannio” (nato, per la cronaca, da una efficace concertazione – ha sottolineato il sottosegretario – tra il ministero del Lavoro e il Comitato paritetico territoriale di Benevento) e svoltosi presso la struttura di via delle Puglie hanno partecipato docenti universitari, esperti, dirigenti ministeriali e sindacalisti, chiamati a trattare, come recitava l’invito, anche il ruolo degli organismi bilaterali.
Tra gli intervenuti Marco Masi (coordinatore Comitato tecnico regioni e province autonome), Lorenzo Fantini (dirigente del ministero del Lavoro), Nunziante Coraggio (presidente regionale dell’Ance), Anna Rea (segretario regionale della UiL), Walter Schiavella (segretario nazionale Fillea Cgil), Gianfranco De Luca e Antonio Mesica (presidente e vice del Comitato paritetico territoriale di Benevento), Silvano Capossela, vicepresidente di Confindustria. Presente ai lavori il rettore dell’Università del Sannio, Filippo Bencardino. Assenti il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, rappresentato dall’assessore Carmine Valentino, e l’assessore regionale al Lavoro, Corrado Gabriele, che ha delegato, per l’occasione, il coordinatore Antonio Poziello.