Presentato presso la Biblioteca Provinciale di Benevento, il volume “Cicloturismo. Strategie di sviluppo e benefici per le destinazioni turistiche” di Roberto Formato. Ne hanno discusso, oltre all’Autore, Giuseppe Lamparelli, Consigliere Delegato allo Sport della Provincia di Benevento; Luigi Ionico, Assessore allo Sport Comune di Benevento; Massimo Mazzone, della Federazione italiana amici della bicicletta del Sannio, ed Erasmo Timoteo, Slow Food Benevento. Il libro, di circa 250 pagine, appena stampato per i tipi di ESI Editore, rappresenta la prima trattazione completa, anche a livello internazionale, del cicloturismo, cioè di quel modo di fare vacanza con intenti turistici e naturalistici, utilizzando la bicicletta, ma senza finalità agonistiche. Un turismo “lento”, capace di mobilitare risorse economiche, nuove professionalità e nuove competenze (accompagnatori, guide, etc.) per la ri-scoperta di mete poco o affatto conosciute. Si tratta dunque di un nuovo filone di “vacanze intelligenti”che aiuta a curare il corpo (consumando i grassi in eccesso: e per questo in alcuni Paesi sono gli stessi Governi a sollecitarne la pratica), promuove località meno battute dal “turismo di massa” e, per di più, abbatte l’emissioni di inquinanti propri della mobilità da automobile. L’autore ha un curriculum scientifico di tutto rispetto, è un esperto internazionale in politiche del turismo ed ha insegnato anche all’Università del Sannio. Nel nostro Paese, ha spiegato Formato, la situazione è difficilmente decifrabile: sebbene, in un confronto mondiale, la produzione di biciclette sia all’avanguardia per qualità e formidabile per quantità, la mobilità urbana ed extraurbana è quasi completamente affidata a mezzi di trasporto inquinanti e la passione per il cicloturismo non è ancora esplosa. Eppure l’Italia potrebbe sfruttare questo filone grazie ai suoi straordinari paesaggi naturalistici e alle notevoli bellezze culturali, artistiche, archeologiche. Il cicloturismo darebbe dunque un forte contributo per lo sviluppo economico. Naturalmente, in Italia, ha spiegato Formato, vi sono aree di eccellenza in materia di cicloturismo, ma esse si trovano soprattutto al Nord (in Trentino Alto Adige e sul delta Po): vi sono tuttavia – ha continuato l’autore – segnali molto incoraggianti anche per il Sud. D’altra parte non sono necessari investimenti finanziari particolarmente onerosi per favorirne la diffusione: sarebbe infatti sufficiente che tre “agriturismi” si consorzino con una offerta turistica comune per consentire ai cicloturisti di esercitare la propria passione in un piccolo tour. Naturalmente, sarebbe necessario anche l’apporto delle Istituzioni per il decollo del fenomeno: le Ferrovie delle aree interne potrebbe consentire il trasporto delle bici, per facilitare le escursioni; Comuni e Province potrebbero istituire Stazioni per il noleggio di bici e favorire la mobilità su due ruote, e così via. L’Autore infine avanzato alcune proposte precise per il cicloturismo nel Sannio. Ionico ha illustrato alcuni programmi del Comune in materia di piste ciclabili; Lamparelli ha annunciato la fine dei lavori del 1° lotto per la nuova pista ciclabile Benevento – Pietrelcina, che si aggiunge all’altra già consegnata dalla Provincia, la Benevento – Vitulano “Paesaggi Sanniti”; Timoteo ha prospettato il tour su “le Antiche strade dell’Aglianico”, che abbraccia anche la vicina Provincia irpina e la Basilicata, tradizionali luoghi di produzione del celebre vino; Mazzone ha infine suggerito, tra l’altro, miglioramenti per la “Paesaggi sanniti” (che dovrebbe partire dalla Stazione FS – come da progetto originario).