“La Uil e Lo sviluppo del Sannio: più servizi ai cittadini, più infrastrutture, più formazione”: è il leite motive del 15° congresso provinciale della Camera Sindacale della Uil di Benevento. L’assemblea congressuale si terrà lunedì 30 novembre e martedì 1° dicembre, presso l’Hotel President, in via Perasso.
L’apertura dei lavori, lunedì alle ore 16, è affidata a Fioravante Bosco, segretario generale della Uil Benevento. Dopo la relazione introduttiva del numero uno della Camera Sindacale, interverranno: Pasquale Viespoli, sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro; Michele Mazza, prefetto di Benevento; Fausto Pepe, sindaco di Benevento; Aniello Cimitile, presidente Provincia di Benevento; Cosimo Rummo, presidente di Confindustria Benevento; Attilio Petrillo, segretario generale Cisl Benevento; Antonio Aprea, segretario generale Cgil Benevento; Gennarino Masiello, presidente Camera di Commercio Benevento. Ancora: presente la deputazione nazionale: Cosimo Izzo, senatore della Repubblica; Costantino Boffa, deputato della Repubblica; Nunzia De Girolamo, deputato della Repubblica; Nicola Formichella, deputato della Repubblica; Mario Pepe, deputato della Repubblica. Presenti anche i consiglieri regionali Luca Colasanto e Mario Ascierto Della Ratta.
I lavori continueranno martedì 1° dicembre alle ore 9,30. Interventi: Anna Rea, segretario generale Uil Campania. Conclusioni: Rocco Carannante, tesoriere nazionale Uil. A seguire saranno sottoposti all’approvazione dell’assemblea il documento finale e lo Statuto della Camera Sindacale della Uil di Benevento, quindi si procederà alla nomina degli Organismi Statutari. “Sarà un’assise importante – ha dichiarato alla stampa Fioravante Bosco, numero uno della Uil Sannita – perché arriva in un momento in cui il Sannio deve fare le sue scelte per il futuro. Ora o mai più. Infrastrutture materiali e immateriali, miglioramento della logistica e dei servizi, più formazione pre e post universitaria dovranno essere le stelle polari degli amministratori locali. In mancanza di ciò, il Sannio continuerebbe nella sua arretratezza strutturale e si andrebbe, mai come questa volta, verso un lento e inesorabile declino economico, sociale e demografico”.