‘L’approssimarsi del Natale riporta alla mente l’annosa questione relativa alla riapertura del Duomo di Benevento chiuso per scavi archeologici da oltre quattro anni’. E’ quanto scrive in una nota Pierluigi Moccia, dirigente del Nuovo Psi di Benevento.

‘Tutto ebbe inizio nel 2005, quando si decise di eseguire lavori che dovevano interessare la pavimentazione: i lavori riportarono alla luce importanti reperti, tombe ed altre tracce del passato. Ciò che stupisce e rattrista è proprio il tempo che si sta impiegando per restituire questo importante centro religioso e culturale alla cittadinanza.
Molti beneventani sono cresciuti all’ombra di quel mastodontico edificio. In tanti hanno pregato in quel tempio, ancora molti lo ricordano nella sua struttura storica, prima dei tragici eventi del secondo conflitto mondiale che lo danneggiarono in maniera massiccia, lasciando in piedi unicamente il campanile, parte della facciata e poche altre zone. A queste e a molte altre persone da quasi cinque anni viene impedito l’accesso ad uno dei simboli cittadini.
L’archeologia non deve essere ostacolata, né tanto meno devono essere ostacolati, ma anzi incentivati gli interventi di recupero dei monumenti ed in generale dei siti di interesse storico-artistico. Nel contempo non si può concepire un tale stato di fatto, non sono accettabili tali lungaggini nel recupero di detti centri di interesse storico-archeologico.
Il Nuovo Psi inoltre, si interroga circa la collocazione che avranno i reperti rinvenuti nella Cattedrale: troveranno sistemazione in qualche museo cittadino o partiranno per altre destinazioni, come è accaduto in altre occasioni?
In conclusione ci si auspica che a partire da un futuro che si spera vicino, si provveda ad accelerare i tempi relativi a qualsiasi tipologia di intervento, restauro-riqualificazione e scavo archeologico e che le istituzioni ed i politici locali che rivestono cariche istituzionali, si adoperino fattivamente per la riqualificazione del patrimonio storico-artistico di Benevento e della sua provincia’.