“Il parere del governo sulla legge elettorale regionale riapre alla speranza di una vera partecipazione democratica per tutti i cittadini campani, uomini e donne.
L’idea della seconda preferenza va contro le donne, non contro la Costituzione.
Con questo strumento si rischiava di caricare le donne del ruolo di “muli da soma”, di “accompagnatrici elettorali”, di “portatrici di voti” senza alcuna garanzia!
La mia proposta, che spero possa essere presa in considerazione, è prevedere l’obbligo di candidature di genere e lo sbarramento al minimo del 30% per l’elezione di ciascun genere.
Le donne possono e devono uscire dai listini “del presidente” per essere, raccogliendo le preferenze, espressione del popolo; l’importante è la previsione degli strumenti di garanzia per tutelare la rappresentanza di genere nelle assemblee elettive e non nella liste.
Aggiungo che questo stop alla legge dovrà consentire un’altra importante correzione per restituire a tutti i territori la giusta rappresentanza con l’introduzione del sistema di assegnazione dei seggi su base provinciale”.
È quanto dichiarato oggi dall’On. Erminia Mazzoni, membro del Direttivo nazionale Pdl e candidata al Parlamento Europeo nella circoscrizione dell’Italia meridionale per la lista del Popolo della Libertà.