In merito alla vicenda dell’insediamento della centrale elettrica a Ponte Valentino interviene il presidente dell’associazione ambientalista Altrabenevento, Gabriele Corona.
Riportiamo di seguito il comunicato:
“Nel corso della Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico la Regione ha annunciato che si appresta ad esprimere il parere favorevole alla costruzione della Centrale Termoelettrica da 400 mega watt a Benevento, mentre la Provincia e il Comune di Benevento hanno confermato la farsa della finta opposizione. I rappresentanti dei due Enti, infatti continuano a esprimere formale contrarietà alla costruzione dell’impianto ma non utilizzano gli argomenti e gli strumenti efficaci per raggiungere tale scopo, limitandosi, nei fatti, ad esprimere preoccupazione per il pericolo di inquinamento.
Comune e Provincia fanno finta di aver dimenticato che tali argomentazioni sono tardive, perché è già stata rilasciata nel 2006 la favorevole Valutazione di Impatto Ambientale e i due Enti non hanno impugnato, né allora né dopo, il Decreto Ministeriale del 2008 e neppure hanno formulato opposizione alla procedura attivata per la Autorizzazione Integrata Ambientale nel 2009.
Solo Altrabenevento ha diffidato il Ministero dell’Ambiente ad annullare in autotutela il parere favorevole della Commissione Valutazione Impatto Ambientale e ha presentato un lungo documento di critica alla successiva procedura per la autorizzazione al funzionamento.
Dallo scorso mese di febbraio, abbiamo inviato più volte al Comune, alla Provincia e al Consorzio ASI la formale richiesta di revoca della assegnazione del lotto di terreno alla confluenza dei fiumi Calore e Tammaro, per incompatibilità urbanistica, ma questo adempimento, che da solo potrebbe evitare la costruzione della Centrale, non è stato adottato e comunicato neppure alla Conferenza dei Servizi di ieri.
Prima il Comune di Benevento con atto del Settore Urbanistica, poi la Giunta provinciale ed il Consiglio, con le rispettive delibere del 14 luglio e del 16 settembre, hanno riconosciuto ufficialmente le nostre argomentazioni ma poi non hanno preteso dal Consorzio ASI la revoca dell’atto con il quale il terreno è stato assegnato nel 2003 e confermato nel 2006.
Comune e Provincia, insieme alla Camera di Commercio sono gli unici soci del Consorzio ASI e quindi possono e debbono imporre che la assegnazione del terreno sia revocato, ma non lo fanno. Perché? Come risulta dalla indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, quel Consorzio fu commissariato nel 2006 per assegnare un incarico all’Udeur, ma perché il Commissario viene ancora prorogato ogni sei mesi? E per quali motivi il Comune di Benevento e la Provincia non chiedono che siano finalmente ridefiniti gli organi consortili?”.