Alla presenza del segretario generale della Uil di Benevento Fioravante Bosco, si è riunito il direttivo provinciale UILA di Benevento. All’incontro, oltre ai componenti della segreteria, hanno partecipato il numero uno della categoria Ettore Alleva, Alessandro Sapio, Maria Rosaria Cecere e il responsabile stampa della camera sindacale Antonio Maiella.
Nel corso della riunione, hanno portato il loro contributo rappresentanti Uil del settore industria alimentare: Nestlè, Strega Alberti,Cantina Sociale del Taburno. Presenti anche i rappresentanti del sindacato presso le Comunità montane. “Grazie all’operato della Uila – ha evidenziato Ettore Alleva – presso la Nestlé Italia abbiamo trasformato circa 35 contratti lavorativi da tempo determinato ad indeterminato e siamo riusciti ad inserire lavoratori con la formula del part time verticale”.
Durante la discussione, gli esponenti della Uila hanno sottolineato l’impegno costante dell’organizzazione nel difficile settore che vede coinvolti i lavoratori delle varie comunità montane della provincia, i quali “vanno incontro ad un futuro sempre più incerto ed indipendente dalla loro volontà e professionalità”. Sotto la lente d’ingrandimento anche “la non chiara e sempre difficile vita della Cantina Sociale del Taburno”.
Sul finale, il segretario Bosco ha ribadito il massimo impegno da parte dell’Unione Italiana del Lavoro al fine di risolvere tutte le questioni sul tavolo, per dare un fattivo contributo alla rinascita economica del Sannio.
Il Sannio beneventano non è mai uscito dalla sua condizione di sottosviluppo economico e sociale; e come area interna del Meridione ne ha condiviso il destino di terra dedicata prevalentemente all’ agricoltura, con alcuni vantaggi “ambientali” ma anche con troppi svantaggi sul piano dello sviluppo generale. Da quali ceneri dovrebbe rinascere?! Non si è mai agganciato al turismo di massa delle aree costiere, né allo sviluppo industriale, né al terziario avanzato.