In linea con l’obiettivo prioritario della missione di Polizia economica e finanziaria assegnata al Corpo, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Benevento, attraverso le dipendenti articolazioni operative dislocate sul territorio, hanno condotto anche per il 2009 un’azione costante e determinata volta al contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale che, notoriamente, incide in maniera rilevante sul bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici essenziali a beneficio di tutta la collettività e ledendo le imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi si pone nell’illegalità e fuori dall’etica di mercato.
Il piano di intervento nel peculiare settore di attività, in aderenza alle linee di indirizzo fissate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stato diretto alle repressione delle forme di evasione più pericolose, a migliorare la qualità e la resa media degli interventi ispettivi nonchè ad affinare l’efficienza della riscossione connessa all’azione di contrasto, anche sviluppando le sinergie operative con le Agenzie fiscali al fine di conseguire l’obiettivo di rendere più stringente il raccordo fra i controlli effettuati e le successive fasi di accertamento e riscossione dei tributi evasi.
Tra le attività ispettive fiscali di particolare incisività e ad ampio spettro sono da annoverarsi 146 verifiche nei confronti di altrettante imprese e/o professionisti operanti nella Provincia, le quali hanno consentito di constatare la sottrazione alle imposte di circa 58 milioni di Euro di materia imponibile.
Con riferimento al solo settore di contrasto all’evasione dell’imposta sul valore aggiunto, è stata constatata la sottrazione alle casse dell’erario di circa 10 milioni di Euro, dovuti sulla base degli elementi ricostruiti in sede di attività ispettiva.
L’azione di servizio, che ha determinato anche la denuncia di 30 persone per reati fiscali di vario genere, è stata condotta con particolare attenzione al settore del sommerso d’azienda riferibile all’individuazione di soggetti completamente sconosciuti al fisco (operanti in svariati settori economici) ovvero che non abbiano presentato le previste dichiarazioni fiscali; inoltre, nel solco degli indirizzi strategici diramati dai vertici del Corpo, particolare attenzione è stata riposta nel corso del 2009 alla rilevazione, attraverso una capillare azione di intelligence sul territorio, di indici di capacità contributiva finalizzata al successivo sviluppo delle notizie concernenti le “ricchezze visibili”.
Sono stati scoperti e sottoposti ad accurata ricostruzione della materia imponibile sottratta, quantificata in circa 22 milioni di euro, ben 44 evasori totali, più del doppio dell’anno precedente.
Sul versante dell’attività volta al contrasto del sommerso di lavoro, fenomeno anch’esso costantemente monitorato nell’ambito provinciale, sono stati effettuati numerosi interventi presso varie aziende attraverso i quali sono state rilevate oltre 70 posizioni lavorative irregolari.
I controlli relativi all’osservanza degli obblighi imposti dalla normativa in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati oltre 2.300 ed hanno interessato altrettanti operatori economici della provincia, tenuti all’emissione dei predetti documenti fiscali. Circa 650 di essi si sono conclusi con la rilevazione di violazioni, quasi tutte inerenti la mancata emissione.
Sul versante delle uscite del bilancio statale, comunitario e/o locale, l’azione svolta a contrasto delle indebite percezioni di contributi e/o altre provvidenze erogate dagli organismi pubblici preposti, ha condotto ad accertare benefici di specie illegittimamente ottenuti per oltre 15 milioni di Euro, con relativo avvio delle procedure per il recupero, il sequestro preventivo di un intero villaggio turistico in costruzione, di un rimborso I.V.A. per 500.000 Euro, di beni aziendali e personali per circa 3 milioni di euro e la denuncia all’A.G. di 198 persone, 4 delle quali tratte in arresto. In tale ambito, va evidenziata, per particolare rilevanza, l’operazione di servizio che ha condotto alla scoperta di una ingente frode perpetrata ai danni dell’INPS da parte di beneficiari di pensione di anzianità che, pur non avendo maturato gli anni di lavoro necessari, si sono avvalsi della compiacenza di alcuni funzionari infedeli dello stesso ente per l’illecito inserimento dei periodi contributivi mancanti.
Notevole è stato anche l’impulso dato alle attività di controllo nei confronti di percettori di prestazioni sociali agevolate, i quali fruiscono di erogazioni di denaro pubblico sulla base di una particolare condizione reddituale del nucleo familiare. Nel settore, sono stati eseguiti circa 150 interventi specifici che, aldilà dei risultati che hanno prodotto in termini di denuncia all’A.G. di numerose persone per falsità del contenuto della dichiarazione, sono da ritenersi estremamente utili in termini di deterrenza verso eventuali intenzioni di ottenere indebitamente il beneficio di legge.
La costante azione di controllo del territorio svolta a contrasto dei traffici illeciti interessanti il territorio provinciale, ha consentito il sequestro di circa 15.000 pezzi tra merce contraffatta e materiale costituente pirateria audio-visiva, con la denuncia all’A.G. di 22 persone. Attenzione particolare è stata rivolta verso il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti conseguendo risultati di riguardo in termini di eliminazione dal mercato illegale di cospicui quantitativi di droga destinati all’immissione in consumo. Sono stati ben 12 i kg. di hashish e marijuana sequestrati oltre a diversi quantitativi di cocaina ed eroina. Le persone denunciate all’A.G. nell’ambito delle operazioni di servizio concluse, tra le quali meritano speciale menzione quelle denominate “OPEN BAR” e “BLACK HOLE”, sono state 20, di cui 15 in stato di arresto.
La vigilanza sul commercio e detenzione di manufatti pirotecnici ha consentito di eliminare dal mercato materiale illegale costituente pericolo per la pubblica incolumità. In tale contesto di attività sono stati sequestrati, in diverse operazioni, più di una tonnellata di botti, costituiti da circa 3.800 pezzi illegalmente detenuti, per una massa attiva di polvere esplosiva di oltre 300 kg., con la denuncia all’A.G. di 3 persone.
Importante e stata anche l’azione svolta a contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine, con particolare riferimento al monitoraggio delle apparecchiature per videogiochi (videopoker ed altro) installati presso esercizi pubblici (bar, sale giochi ecc.), che ha portato al sequestro di 31 apparecchi destinati al gioco nonché, nel corso di un’operazione nell’ambito della quale sono state denunciate all’A.G16 persone, di una sala destinata clandestinamente al gioco del poker “non a distanza”..
Relativamente ai fenomeni criminali del riciclaggio e dell’usura, l’azione svolta ha riposto l’attenzione sui movimenti sospetti di denaro, atteso che l’inasprimento delle condizioni di accesso al credito legale ed una minore disponibilità di liquidità sui mercati, ha aumentato il rischio di reinvestimento di proventi illeciti da parte della criminalità sul territorio nonché un’esposizione maggiore delle imprese e delle famiglie in difficoltà ai prestiti a tassi di usura, alle truffe creditizie ed alle speculazioni di agenti ed intermediari abusivi che offrono al pubblico prestiti al consumo, finanziamenti e fideiussioni, senza garanzie patrimoniali adeguate. Sono stati eseguiti circa 40 interventi tra controlli sulle operazioni sospette, vere e proprie ispezioni antiriciclaggio, verifiche su soggetti condannati per reati associativi di tipo mafioso e attività antiusura, che hanno portato alla denuncia all’A.G. di 8 persone per reati di specie, oltre alla, rilevazione di diverse violazioni amministrative.
Infine, l’azione puramente di Polizia Giudiziaria espletata nell’ambito dell’azione di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione, condotta d’iniziativa o su delega e, comunque, in perfetta sinergia con la locale A.G., ha condotto alla denuncia di 39 persone alla Procura delle Repubblica, 20 delle quali per associazione a delinquere. Rimarchevole in tale ambito di operatività è stata l’operazione di servizio denominata “Telesia” che ha determinato l’esecuzione di 15 ordinanze di custodia cautelare e la notifica di 3 misure interdittive, in relazione alla scoperta di un sodalizio criminoso dedito a turbare la libertà degli incanti per l’aggiudicazione di appalti pubblici.