ùLunedì sera, nell’Auditorium della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli, si è tenuta la conferenza stampa di chiusura della manifestazione “60° anniversario dell’alluvione del Fiume Calore”.
Sono intervenuti Mons. Pompilio Cristino – Vicario della Diocesi, Umberto Rossi – Presidente ARF, e Giovanni D’Aronzo – Assessore alla Partecipazione del Comune di Benevento
Ad aprire i lavori è stato Umberto Rossi che si è soffermato innanzitutto sulla polemica con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) che aveva accusato gli organizzatori di non aver rispettato la natura nonostante l’obiettivo professato fosse proprio quello.
Rossi ha seccamente respinto le accuse dell’associazione ambientalista su eventuali danni arrecati al corso d’acqua e ai volatili, precisando che lo scopo era quello di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto del fiume.
Il presidente dell’ARF ha messo da parte anche la polemica con l’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento Gianluca Aceto, al quale ha ribadito l’importanza dell’evento.
Parole di elogio sono state riservate al Comune di Benevento ed in particolare all’assessore alla partecipazione Giovanni D’Aronzo, presente al tavolo, invitandolo a focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali: depurazione del Fiume Calore, recupero dei quantitativi d’acqua ceduti alla Regione Puglia, e sistemazione delle aree circostanti il principale corso d’acqua cittadino.
L’assessore D’Aronzo, visibilmente soddisfatto per gli ottimi risultati raggiunti, ha annunciato che il prossimo 20 novembre sarà organizzato un convegno scientifico, nel quale saranno discusse tutte le tematiche alla presenza del Sindaco e della Giunta comunale di Benevento.
Un plauso all’iniziativa è stato rivolto anche dal Parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli Mons. Pompilio Cristino, che ha ricordato nel suo intervento le vittime dell’alluvione del 1949, con una seria riflessione sull’azione spesso distruttiva dell’uomo nei confronti della natura.