di Renato De Toma
Sulla sacralità del calcio si sono susseguiti discussioni, tavole rotonde, dibattiti, si sono scritti libri che sono diventati anche best sellers della letteratura mondiale.
Nel calcio è nato un bipartitismo, da un lato si schierano gli spettatori teledipendenti, per i quali al mondo non c’è niente di meglio che godersi lo spettacolo della propria squadra comodamente sprofondati nel salotto di casa in piena libertà, con pantofole ai piedi e calzoncini corti, magari usufruendo della frescura proveniente da un climatizzatore e, perché no, bevendo una birra fresca o gustando un soffice gelato!
“Ma vuoi mettere – sostengono i fautori dell’opposto schieramento – l’atmosfera dal vivo dello stadio, i cori delle curve, le coreografie sempre più spettacolari, ma soprattutto la possibilità di vedere lo sviluppo del gioco, il campo nella sua interezza, i movimenti sul prato dei giocatori non in possesso di palla?”.
Siamo ad una svolta epocale ed abbiamo scoperto che si può uscire dal bipartitismo imperante: i play off del Benevento ci hanno fatto intravedere una terza via, la visione della partita in una piazza gremita di tifosi e di bandiere con i colori della propria squadra del cuore davanti ad un maxischermo.
Lo scenario non può essere più degno: quella Piazza San Modesto da sempre cuore pulsante del tifo in giallo e rosso.
E’ il momento di iniziare a gioire anche stando saldamente con i piedi per terra perché manca ancora l’ultimo atto, ma possiamo ben dire che questa volta “…la veste dei fantasmi del passato, cadendo lascia il quadro immacolato…” . Ora spetta agli atleti sanniti terminare l’opera incompiuta lasciando cadere sulla tela immacolata due colori prevalenti, il giallo ed il rosso magari sotto forma di due tondini che messi l’uno sull’altro vadano a formare quella lettera che scaramanticamente nessuno osa ancora pronunciare, ma che stranamente è anche la prima lettera della nostra città.
La Santa Barbara sannita è pronta per esplodere in un boato che si avvertirà sicuramente anche in provincia.
Le bandiere sventoleranno sempre più in alto e non solo Piazza San Modesto si colorerà di giallorosso.