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Unisannio: “Cittadinanza e Costituzione” inaugura la Settimana della Cultura Scientifica

Scritto da il 20 aprile 2009 alle 19:27 e archiviato sotto la voce Cultura & Spettacoli. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

convegno_unisannioUna conversazione sul tema “Cittadinanza e Costituzione” ha aperto stamani l’undicesima edizione della Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività Studentesca, organizzata dall’Ufficio scolastico provinciale di Benevento. Nell’Auditorium Sant’Agostino dell’Università degli Studi del Sannio, gremito di studenti, si sono confrontate autorità del mondo della scuola e delle istituzioni. L’evento è stato organizzato nell’ambito della Scuola di dottorato internazionale “Persona, Mercato e Istituzioni” dell’Ateneo sannita.
Il rettore dell’Ateneo sannita, Filippo Bencardino, ha aperto l’incontro. “È fondamentale – ha dichiarato – la funzione della scuola e dell’università. Entrambe devono educare alla cittadinanza e formare la completa personalità dello studente. In un mondo di squilibri e di diritti ancora non garantiti, occorre che i giovani capiscano che i propri diritti terminano laddove finisce la libertà altrui”.
A seguire, l’intervento del presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, che con entusiasmo ha sottolineato la stabilità di questa iniziativa: “Una delle sfide più forti del nostro Paese – ha dichiarato – è riuscire a fare un salto in avanti nell’esercizio della creatività e della cultura scientifica”.
Successivamente, ha preso la parola il sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli. “Il capitale più importante di cui disponiamo – ha affermato – è rappresentato dai talenti, dalle menti dei giovani. Investire sulle risorse umane può rimettere in moto la nostra società. Per questa ragione è importante l’introduzione nella scuola di un nuovo insegnamento in “cittadinanza e costituzione” (previsto dal decreto legge Gelmini 137\08) perché riapre la possibilità di costruire nella scuola i diritti alla cittadinanza”.
La professoressa Antonella Tartaglia Polcini, direttore del Dipartimento Pe.Me.Is. dell’Università del Sannio, ha moderato la seconda parte dell’incontro. In particolare, nel suo intervento ha sottolineato come la Costituzione viva nella cittadinanza, intesa come partecipazione attiva alla vita sociale del Paese. Ha posto l’accento su una importante norma costituzionale, l’art. 118 che invita lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni a favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. La professoressa Tartaglia Polcini ha sottolineato quanto è necessario conoscere il contesto in cui si opera per potere, come cittadini, realizzare importanti obiettivi nella società.
Tra i relatori anche il presidente del Tribunale di Benevento, Rocco Carbone, che ha messo in risalto l’importanza di formare un cittadino consapevole e corretto sin dalla tenera età . “È fondamentale – ha detto – che i giovani studenti, anche cittadini, prendano confidenza con le regole basilari del nostro sistema. Non possono, infatti, ignorare i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione: l’uguaglianza, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; il diritto al lavoro, l’indipendenza dello Stato dalla Chiesa; la tutela della ricerca scientifica e del progresso, il diritto fondamentale di manifestare il proprio pensiero con la parola. Allo stesso modo vanno conosciuti i propri doveri”.
Il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, Mario Pedicini, dopo i saluti di apertura, si è soffermato sul tema della conversazione. “Cittadinanza e costituzione – ha dichiarato – non fanno parte di una specifica disciplina. Dovrebbero rappresentare, invece, la sfera da cui tutte le materie attingono. Tale insegnamento – ha continuato – non può essere affidato ai docenti di lettere ma necessità di una specifica professionalità”.
È seguito l’intervento di Paolo Ciocia, supervisore della Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all’Insegnamento. “Per molti anni – ha dichiarato – si è parlato di istruzione, formazione, ma si è tralasciato la fondamentale funzione educatrice della scuola. L’istruzione, intesa come conoscenze e capacità operative, è di fondamentale importanza, ma non esaurisce il compito principale di formare un uomo e un cittadino. Sono stati molti i tentativi di riportare l’educazione civica nella scuola, e il decreto dell’ottobre 2008, è il frutto di una grande evoluzione. La cittadinanza non è un mero dato formale, ma un’occasione di dialogo, uno stimolo verso la partecipazione.
Al professore Pietro Perlingieri, preside della Facoltà di Economia dell’Università del Sannio, sono state affidate le conclusioni della giornata.
“Nell’epoca complessa in cui viviamo è sempre più forte l’esigenza di non perdere la nostra identità. Il trattato di Lisbona ha chiaramente stabilito la necessità di difendere l’identità nazionale in ogni Paese. Dobbiamo capire che la nostra identità culturale nazionale deve essere perseguita attraverso l’attuazione della Carta costituzionale.
La nostra costituzione rappresenta, infatti, una rivoluzione contro il regime precedente, il superamento della concezione statalista verso uno stato aperto. È una delle migliori e più avanzate d’Europa. È stata scritta quando tutti i diritti erano stati calpestati, e ha affermato l’inviolabilità dei diritti umani. La prima parte della Costituzione – ha proseguito – è di un’attualità struggente, che ha bisogno di essere vissuta, non cambiata. La seconda parte, invece, va ampiamente rivista perché possa essere più efficiente. Dall’entrata in vigore della Costituzione ad oggi sono stati fatti grandi salti di democraticità economica e politica, ma tutto ciò che è scritto, la cosiddetta rivoluzione promessa di cui parlava Calamandrei, non è ancora stata attuata e dipende solo da noi”.

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