E’ necessario che siano concesse misure di integrazione del reddito per i lavoratori del settore tessile-abbigliamento di San Marco dei Cavoti e di Airola. Questo comparto produttivo, per il Sannio, equivale alla FIAT per Torino. E’ dunque indispensabile tenere conto della gravità della crisi che lo attanaglia. Lo ha dichiarato oggi pomeriggio a San Marco dei Cavoti il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in occasione della presentazione della Digitalizzazione dei Distretti a supporto della filiera produttiva del Tessile Abbigliamento tenutasi presso il Palazzo Colarusso del centro fortorino.
Parlando davanti ad una folta platea e ad un Tavolo di presidenza composto dall’assessore regionale all’Università e ricerca scientifica, Nicola Mazzocca, al presidente del Consiglio regionale campano, on. Sandra Lonardo, al sindaco di San Marco dei Cavoti, Angela Tremonte, ai presidenti di Camera di Commercio, Gennarino Masiello, e a quello di Confindustria, Cosimo Rummo, il presidente Cimitile ha manifestato il compiacimento della Provincia di Benevento per l’iniziativa della Regione, grazie ad un co-finanziamento europeo, di mettere in rete con servizi digitali ad alto contenuto di innovazione i Distretti del tessile campano (oltre alla stessa San Marco dei Cavoti, i centri di: Calitri, Caserta, Ottaviano e Succivo).
Questa rete, infatti, vuole essere, nelle intenzioni della Regione, un supporto informatico per consentire lo sviluppo della competitività delle imprese, offrendo, grazie al portale appositamente creato all’indirizzo: www.ddta.it, una serie di servizi, notizie ed informazioni utili per quanti operano nel settore. Il presidente della Provincia di Benevento, però, pur dando atto di tanto, ha voluto esprimere la sua grande preoccupazione per la caduta verticale di commesse che ha depotenziato fortemente la vitalità del Distretto di San Marco dei Cavoti che ha visto in poco meno di un anno dimezzare sia le unità di lavorati addetti che le stesse Aziende (rispettivamente ancora nel 2008 erano: 1.200 e 60).
Si tratta di numeri imponenti in una realtà come quella fortorina, ha spiegato Cimitile. Secondo il presidente, la crisi è stata generata negli anni trascorsi sia da una debole considerazione delle stesse Istituzioni circa i problemi che la globalizzazione avrebbe creato al settore con l’aggressività di alcuni produttori mondiali (che possono contare, anche per le modeste tutele dei diritti dei lavoratori, sull’opportunità di tagliare i costi di produzione e trasporto); sia sull’avanzare di una pesante congiuntura economica globale che ha tagliato i consumi su scala planetaria.
Inoltre, ha detto Cimitile, poco è stato fatto sulla filiera produttiva del tessile, avendo la preoccupazione di interessarsi solo di una parte della stessa ed omettendo di intervenire perché i produttori locali del tessile acquistassero completa autonomia e diventassero protagonisti sul mercato con propri prodotti. A fronte di tale situazione, secondo Cimitile, la stessa Digitalizzazione dei Distretti industriali del tessile può risultare meno efficace per San Marco dei Cavoti ed il Sannio di quanto è nei voti di tutti a ragione di alcuni limiti dell’operazione. Il presidente infatti ha evidenziato che la Digiltalizzazione non tiene conto della specificità del contesto locale che si connota per la presenza quasi esclusiva di imprenditori della prima generazione, che lavorano cioè per conto di altri produttori più noti sul mercato ed indipendenti.
Se la Digitalizzazione aspira ad essere efficace, ha detto Cimitile, è necessario che essa stimoli l’imprenditoria locale alla innovazione tecnologica ed alla appropriazione dell’intera filiera produttiva e della commercializzazione del prodotto finito. Occorre poi pensare seriamente, ha proseguito Cimitile, ad organizzare un accorto processo di gestione dei servizi digitalizzati: servono tecnici in grado di far funzionare il sistema, ma anche di far dialogare gli imprenditori con il sistema stesso. Infine, ha avvertito Cimitile, tutta l’operazione di digitalizzazione, rischia di essere inefficace se la larga banda resta un miraggio soprattutto nelle aree del Fortore e dell’Alto Tammaro, in un’epoca invece in cui è essenziale accedere a servizi informatici qualificati. A questo proposito Cimitile ha annunciato che il Bilancio della Provincia in corso di approvazione conterrà sicuramente misure straordinarie di finanziamento di tale rete. Infine, il presidente della Provincia ha auspicato che il sistema di supporto digitale alle imprese sappia e possa evolversi con il tempo al fine da sollecitare e seguire passo passo l’innovazione tecnologica della classe imprenditoriale e delle imprese locali.