La sezione LIPU di Benevento effettua un altro salvataggio di un animale in difficoltà, stavolta si tratta di un gruccione (Merops apiaster), uno degli uccelli più colorati d’Europa. Lo sfortunato volatile è stato ritrovato nel territorio comunale di Fragneto Monforte, in località Monterone, da Franco Giangregorio e Giuseppe Marino, i quali viste le condizioni non buone del gruccione hanno subito contattato il responsabile della LIPU di Benevento, Marcello Stefanucci.
Nel giro di poche ore il gruccione è stato consegnato alla locale sezione della LIPU che grazie ai suoi attivisti ha provveduto ad alimentarlo e a sistemarlo in un luogo fresco e appartato per evitargli lo stress che la presenza umana causa alla fauna selvatica.
Successivamente due volontari della LIPU, Tommaso Repola e Salvatore Bava, hanno trasferito il gruccione presso il Centro Recupero Fauna Selvatica che la LIPU gestisce a Casacalenda, in provincia di Campobasso, nel Sannio Molisano. Qui il volatile è stato accolto dalla responsabile del Centro, Angela Damiano, ricoverato e sottoposto alla prima visita per poter stilare una diagnosi.
Il delegato LIPU di Benevento, Marcello Stefanucci, esprime il suo pensiero sull’accaduto: “Attendiamo notizie dal Centro Recupero sulle cause del malessere del gruccione, comunque posso dire che l’animale è arrivato piuttosto debilitato presso la nostra sezione; dopo averlo fatto mangiare ha passato la notte in tranquillità e il mattino dopo, quando è partito per il trasferimento alla struttura LIPU di Casacalenda, era abbastanza attivo. Credo che questo uccello si trovasse in fase di migrazione, infatti i gruccioni dopo aver nidificato in Europa tornano in Africa, a sud del Sahara, per svernare, ed è possibile che il cattivo tempo di questi giorni lo abbia debilitato.”
Il gruccione è davvero un uccello variopinto con testa, dorso e parte delle ali di colore rosso-marrone e oro, gola giallo brillante e il resto del corpo verde e blu. E’ sicuramente uno degli uccelli più colorati e belli d’Europa.
Non è molto grande – è lungo dai 27 ai 29 cm e la sua apertura alare può raggiungere i 50 cm – ma ha un particolare becco ricurvo abbastanza lungo per le sue dimensioni generali che è anche molto resistente per poter scavare nei banchi sabbiosi lunghe gallerie dove deporre le uova e allevare i piccoli.
Si nutre prevalentemente di insetti, soprattutto api, vespe e calabroni (ma anche libellule, cicale e coleotteri) catturati in aria partendo da un posatoio.