In riferimento alle interpretazioni provocate dai recenti ed ultimi provvedimenti disposti dalla Magistratura napoletana circa la vicenda dei collaudi dei CDR in Campania, il Presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha accolto con profondo sollievo la decisione del Tribunale del Riesame di revocare l’odiosa misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Pomigliano d’Arco.
Tale decisione, evidentemente, cancella la motivazione con la quale era stata disposta e che, come si può leggere nell’ordinanza del GIP, è testualmente la seguente: “La misura interdittiva non appare idonea e sufficiente nei confronti del Cimitile, in quanto la prosecuzione della carica di Presidente della Provincia di Benevento (…) potrebbe agevolare la commissione di reati analoghi a quelli per cui si procede e l’assunzione di nuovi incarichi diretti a commetterli”.
Il Tribunale del Riesame ha cancellato quella che sostanzialmente si presentava come un esplicito tentativo di “induzione alle dimissioni” del Presidente della Provincia. La decisione ha un valore enorme, perché, fra i molti altri significati etici e giuridici, ripristina il rispetto istituzionale del mandato politico ed elettorale e sancisce che non sussistono fatti ed elementi giuridico-amministrativi che impediscano al Professore Cimitile di mantenere il proprio impegno di Presidente della Provincia.
Naturalmente, pur riconoscendo che giustizia è stata fatta in merito alle ripercussioni immediatamente “politiche” della vicenda, il Professore Cimitile non si ritiene ancora soddisfatto e non solo perché “di Martedì e di Giovedì dalle 20 alle 21 dovrà far visita ai CC di Pomigliano”, ma anche perché l’interrogatorio del GIP ha ancor più rafforzato la sua convinzione di aver effettuato, con rigore, professionalità e assoluta correttezza, il collaudo “tecnico-amministrativo in corso d’opera della realizzazione dell’impianto CdR di Casalduni”.
Il Presidente Cimitile ha infine ribadito che continuerà ad avere piena fiducia nella Magistratura; ma rivendica con ferma determinazione il diritto ad ottenere Giustizia in tempi rapidi e certi nell’interesse dell’opinione pubblica, dei colleghi universitari e dei professionisti coinvolti ed, infine, nel proprio interesse.

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