L’assessore all’ambiente della Provincia di Benevento, Gianluca Aceto, ha chiesto al presidente della Regione, Antonio Bassolino, e al neo assessore regionale all’agricoltura, Gianfranco Nappi, di rivedere la programmazione dei fondi europei per il periodo 2007/2013 sulla questione del ciclo integrato delle acque. Le norme attuali infatti impedirebbero una seria programmazione per il risanamento ambientale di fiumi, torrenti e canali nel Sannio.
Com’è noto, sono trecento i milioni di euro disponibili per ciclo integrato delle acque e corpi idrici superficiali: ma Aceto ha richiamato l’attenzione dei vertici regionali sulla loro destinazione, che, secondo l’attuale normativa, sembra essere riservata alle sole zone costiere della Regione. In una nota inviata alla Regione, Aceto evidenzia la contraddittorietà delle norme vigenti per l’accesso ai fondi europei di sviluppo in particolare per quanto concerne proprio il risanamento ambientale previsto dall’Obiettivo specifico 1.a. Infatti, la formulazione prevista nel Protocollo approvato prevede che gli interventi di risanamento e di riduzione del carico inquinante possano essere effettuati solo “lungo alvei, canali ecc. con sbocco diretto a mare”: il che equivale a dire che le aree interne sannite sono esclusa dalla possibilità di accesso perché i fiumi che le attraversano non sboccano a mare (ma solo nel Volturno).
Aceto ha anche richiamato l’attenzione sullo stato complessivo dei corsi d’acqua delle zone interne, che sono trascurati anche dal Piano regionale di tutela delle acque. L’assessore provinciale ha ricordato le numerose iniziative programmatiche avviate dalla Rocca dei Rettori finalizzate a migliorare e potenziare la rete acquedottistica e fognaria e a migliorare la qualità delle acque: tali iniziative, tuttavia, secondo Aceto, non potrebbero essere concretizzate dalla impossibilità di accesso ai fondi.