La Conferenza dei Servizi al Ministero per lo sviluppo Economico per la centrale a turbogas Luminosa srl di ctr. Ponte Valentino di Benevento è stata rinviata, dopo una lunga riunione, a data da destinarsi a causa dell’assenza del rappresentante della Regione Campania in materia di energia.
Ai lavori erano presenti: per il Comune di Benevento, l’assessore all’ambiente, Enrico Castiello e la dott.ssa Lorena Lombardi; e per la Provincia, gli assessori all’ambiente, Gianluca Aceto, e all’energia, Gianvito Bello, accompagnati dal geol. Giampaolo Signoriello, funzionario, e dal dott. Geatno Fiorentino, consulente.
I rappresentanti degli enti locali del Sannio, in una dichiarazione congiunta, hanno preso atto:
1) con rammarico e disappunto che il Tavolo tecnico ministeriale non ha ancora esaminato le osservazioni ed i rilievi di natura urbanistica ed ambientale presentati a suo tempo dagli enti locali in relazione all’ipotizzato insediamento;
2) il Consorzio Area Sviluppo Industriale di Benevento (ASI) ha consegnato al Tavolo una relazione dalla quale si evince che LUMINOSA ha diritto di esproprio su soli 22.000 mq. circa di superficie, circa un ottavo, dunque, dell’intero lotto di terreno necessario alla realizzazione della centrale: tale limitata disponibilità riguarderebbe, pertanto, soltanto il manufatto da costruire, ma non anche tutto il resto delle opere e degli impianti necessari al funzionamento della centrale medesima secondo le stesse prescrizioni di natura ambientale imposte a suo tempo dalla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ;
3) c’è una precisa e forte volontà ministeriale nel chiudere positivamente l’istruttoria presso il Tavolo tecnico.
Gli assessori di Comune e Provincia, tenuto conto allo stato che manca una linea di indirizzo generale della Regione Campania sulla vicenda, hanno auspicato che la Giunta regionale recepisca e faccia proprio al più presto il voto unanime del Consiglio regionale sull’ordine del giorno che si esprime contro l’insediamento di LUMINOSA.
Essi infine hanno espresso la propria amarezza sull’atteggiamento di chiusura manifestato dal Ministero dello sviluppo economico nei loro confronti e dalla oggettiva fretta dello stesso di chiudere su questa vicenda, mentre i rappresentanti degli enti locali hanno non poco faticato a ribadire ancora una volta le loro osservazioni critiche.