Italo Palumbo, coordinamento Regionale di Sinistra e Libertà interviene sulla posizione assunta dalla Cgil in merito alla decisione dell’Azienda Sanitaria Locale di accorpare i distretti sanitari di San Bartolomeo in Galdo e Morcone.

‘Ringrazio la CGIL – si legge nella nota – per aver smentito se stessa, sintonizzandosi finalmente con le legittime richieste del territorio. Due dichiarazioni che sono state emesse dalla segreteria provinciale Funzione Pubblica, guidata da Felice Zinno, sono sicuramente contraddittorie: con il primo comunicato del 12 novembre scorso a sostegno dell’accorpamento si scriveva: La segreteria provinciale della CGIL Funzione Pubblica, interviene sul paventato accorpamento dei distretti sanitari di San Bartolomeo in Galdo e Morcone, intende con il seguente comunicato, chiarire il proprio punto di vista…………… “Tale situazione, (l’accorpamento) crea giustamente forti tensioni, e a tal proposito si ribadisce che nessun servizio di assistenza sanitaria e preventiva esistente sarà tolto al territorio, dato che l’accorpamento sarà solo di natura gestionale-direzionale, in quanto invece di due direttori di distretto ve ne sarà solo uno che si trasferirà nella sede centrale di Morcone.
Tali accorpamenti sono stati fatti per ottemperare ai dispositivi di legge regionali relativi alla nuova gestione sanitaria campana finalizzata ai risparmi di spesa, che ha introdotto come nuovo parametro la base di 55.000 abitanti per distretto. Era una posizione che difendeva la scelta dell’accorpamento, in contrasto con le legittime esigenze del territorio e senza conoscere le contraddizioni sociali presenti nella nostra provincia. Successivamente, forse sollecitata dal territorio, la segreteria provinciale della CGIL, Funzione Pubblica, ha cambiato posizione ed ha rilasciato una nuova dichiarazione il 16 novembre scorso, che non sarebbe stata necessaria, se non per correggere una posizione certamente non coerente con il ruolo che la CGIL ha sempre svolto in tanti anni a difesa delle aree depresse della regione Campania ed in particolar modo dell’area del Fortore da sempre in lotta per il suo Ospedale. Nella nuova dichiarazione finalmente la CGIL assume positivamente la sua responsabilità ribadendo che “Pur essendo quella di Morcone, una posizione geografica vantaggiosa in termini di rapporti dirigenziali verso l’esterno, in quanto facilmente accessibile sul piano dei rapporti con le istituzioni e con il mondo dell’imprenditoria, è altrettanto vero, però, che il decentramento va finalizzato innanzitutto a garanzia delle zone marginali, dunque il problema del trasferimento della Dirigenza fuori dal centro fortorino di San Bartolomeo in Galdo, assume una valenza politica di là dalla funzionalità dei servizi la cui permanenza rimane fuori discussione”. Ci auguriamo che per il futuro non ci sia più ambiguità, che non aiuta una corretta dialettica tra le forze politiche, sindacali e sociali della nostra provincia e che affievoliscono le legittime richieste dei cittadini e dei lavoratori. Cerchiamo di essere uniti nella difesa dei diritti dei più deboli’.