Se ci sono associazioni di appassionati del fuoristrada che si dichiarano ambientaliste e poi si producono in attacchi personali nel tentativo poco corretto e mal riuscito di screditare chi espone i fatti accaduti in risposta ad un’accusa gratuita, minacciando addirittura querele a chi, ambientalista da sempre, sente il dovere morale e intellettuale di esporre concetti e principi di tutela della natura affermati nel campo scientifico in tutto il mondo, vuol dire che, purtroppo, di ambientalista non hanno proprio niente.
Risulta veramente singolare il modo di intendere la protezione della natura delle associazioni Naturaria Club 4×4 e Quad Dammig di Benevento quando sostengono che i quad non danneggiano l’ecosistema fluviale. La LIPU-Benevento afferma, invece, che anche solo scendere e salire le sponde fluviali con un mezzo a motore provoca dei danni poiché in questo modo si abbatte la vegetazione riparia e si innesca un processo di erosione che aumenterà quando il fiume sarà in piena. Oltretutto transitare, come è accaduto più volte nei giorni 3 e 4 ottobre scorso, nel letto di piena del fiume in un’ansa fluviale con fondo limo-ghiaioso come quella di Pezzapiana-Ponticelli, sconvolge l’habitat di particolari uccelli, quelli del gruppo dei limicoli. Infatti uccelli come il piro piro piccolo e il corriere piccolo, abitualmente presenti in quell’area, sono stati “sfrattati” insieme a tutti gli altri uccelli acquatici, ossia alle varie specie di aironi, al martin pescatore, alla gallinella d’acqua, alla ballerina bianca, alle anatre, ecc. Ed infatti questi sono gli uccelli che sono stati avvistati, proprio in quei giorni, da parte degli organizzatori e dei partecipanti all’evento “Birdwatching in città”, organizzato dalla sezione LIPU di Benevento, in altri punti del fiume Calore dove non vi erano i fuoristrada e i quad.
Il passaggio frequente dei quad sulla riva del fiume Calore, che a volte, ripeto, è stato anche attraversato da questi mezzi a motore, è ancora più grave se si considera che esso è avvenuto nel perimetro di un’Oasi di Protezione della fauna, denominata “Zone Umide Beneventane”, stabilita dal Piano Faunistico Venatorio Provinciale. La LIPU ha piacere di informare gli esponenti di Naturaria Club 4×4 e Quad Dammig, i quali sostengono di essere amanti dell’ambiente fluviale, che sono solo tre le Oasi di Protezione in provincia di Benevento e che in queste aree gli animali selvatici e i loro habitat sono protetti dalle varie forme di disturbo, non solo quelle causate dall’attività venatoria ma anche quelle prodotte da molestie di tipo fisico e acustico come avviene chiaramente nel caso dei quad.
Il responsabile della LIPU beneventana, l’architetto Marcello Stefanucci, sottolinea: “La minaccia di querela è stata fatta per intimorire me e tutta la LIPU: essa mira a zittirci su questo argomento. Noi al contrario siamo convinti che nel comunicato diramato non abbiamo offeso alcuna persona o associazione evidenziando, invece, come sono andati i fatti ed esponendo principi di conservazione della natura universalmente accettati. Anzi – continua Stefanucci – i responsabili dell’associazione di fuoristrada dicono falsità, tentando di screditare me e la LIPU, quando fanno riferimento ad una polemica di due anni fa che, ricordo loro, è apparsa solo su di un periodico locale. A questo proposito sono andato a scovare quell’articolo da cui risulta che la mia associazione e il WWF furono attaccate gratuitamente da Umberto Rossi, membro di Naturaria Club 4×4 e dell’ARF, il quale, denunciando un solo problema del fiume Calore, ossia la scarsità d’acqua nel periodo estivo, disse che noi non ci occupavamo dei fiumi. In risposta dichiarai: <
“Può darsi – conclude Stefanucci – che gli esponenti di Naturaria Club 4×4, Enrico Follo e Federico Poppa, che come è evidente non conoscono bene i fatti del passato, siano stati imbeccati da qualche altra persona; spero, in tal caso, che non si facciano strumentalizzare da qualcuno che preferisce agire da dietro le quinte mandando allo sbaraglio gli altri.”