“Non è mia intenzione alimentare a tutti i costi una sterile polemica con il presidente del consiglio comunale di Benevento, ma, è giusto che si sappia che le regole vanno rispettate e non vanno assolutamente confuse con le consuetudini.”
Questo è quanto dichiarato dal capogruppo consiliare e segretario provinciale dell’UDC, Gennaro Santamaria, a proposito della polemica insorta tra lo stesso e il presidente del consiglio comunale di Benevento, Giovanni Izzo, a proposito della prossima seduta del consiglio comunale prevista per lunedì 19.
“Per chiarire meglio i termini della questione – prosegue il consigliere dell’UDC – è bene ricordare quanto testualmente prevede il comma 6 dell’articolo 48 del regolamento del consiglio comunale: Il presidente del consiglio comunale è sempre tenuto ad iscrivere all’ordine del giorno del Consiglio, in occasione della prima adunanza successiva alla proposta, gli argomenti dei quali venga richiesta la trattazione e la richiesta sia formulata da almeno un quinto dei consiglieri comunali. Appare del tutto evidente – prosegue Santamaria- che la norma non consente nessun discrezionalità, ne al presidente del consiglio comunale ne alla conferenza dei capigruppo, rispetto all’obbligo d’iscrizione all’ordine del giorno degli argomenti richiesti da almeno un quinto dei consiglieri. Pertanto – chiarisce ancora il vicepresidente del consiglio comunale- la mancata iscrizione all’ordine del giorno di tale richieste rende la convocazione del consiglio comunale illegittima.
Il presidente del consiglio comunale, così come il sottoscritto nella sua veste di vicepresidente dell’assemblea, ha il dovere, al di là delle posizioni politiche che rappresenta, di farsi garante, attraverso l’osservanza dello statuto e dei regolamenti, delle prerogative di tutti i consiglieri comunali. A nulla serve in questo caso – puntualizza ancora il capogruppo dell’UDC – il riferimento alla conferenza dei capigruppo in quanto lo stesso organismo, così come il presidente del consiglio, non ha nessun potere discrezionale sulla decisione di iscrivere o non iscrivere una richiesta all’ordine del giorno stando, come sopra dimostrato, un obbligo di comportamento. I
nfine, per amore di verità – chiarisce ancora il segretario provinciale dell’UDC – è bene precisare che il sottoscritto, per svariati impegni di carattere politico ed istituzionale, non sempre prende parte ai lavori della conferenza dei capigruppo e di sicuro questo è avvenuto nelle ultime sedute. Pertanto – conclude Santamaria – non ho potuto sicuramente partecipare alla redazione di un ordine del giorno del consiglio comunale che, così come dimostrato sopra, risulta essere illegittimo.”