All’apertura dei lavori della programmata seduta del Consiglio provinciale, il presidente Aniello Cimitile ha svolto le seguenti comunicazioni su argomenti di grande interesse di natura socio-economica ed istituzionale.
Sulla crisi che attanaglia il comparto del tessile di Airola, il presidente, nel ribadire che esso è paragonabile, in proporzione, all’insediamento dell’ALFASUD nel napoletano, ha illustrato la doppia natura dei problemi sul tappeto e cioè: 1) sta per scadere la Cassa integrazione Guadagni per le centinaia di lavoratori, peraltro quasi tutti di giovane età; e 2) sta per essere acclarato in via definitiva il fallimento di questo insediamento che peraltro prendeva il posto di un altro anch’esso chiuso, nel 1992, per mancanza di commesse.
A ragione della crisi globale del settore in tutta Italia è ormai privo di senso parlare ancora di un polo tessile in Airola – ha detto Cimitile. Rispetto dunque al dramma dei lavoratori Tessival e Benfil, le due Aziende del Gruppo Annunziata insediate nella zona, si è registrato in questi mesi un forte impegno delle Istituzioni e segnatamente, ha detto Cimitile, del Ministero del welfare e della Regione Campania, nonché dello stesso sindaco di Airola, della deputazione parlamentare e di quella regionale, delle Organizzazioni sindacali e della stessa Provincia, per tentare di individuare un rimedio ad una vicenda che ha importanza strategica per la Valle Caudina e il Sannio tutto. Nel corso dell’ultima riunione presso il Ministero dello sviluppo economico, ha detto Cinmitile, si sono profilati all’orizzonte alcuni spiragli.
Sembra, infatti, che siano due le proposte di re-industrializzazione del polo di Airola che possono essere prese in seria considerazione e in settori produttivi (logistica e terziario avanzato e tecnologie avanzate) che rappresentano, com’è giusto che sia, una garanzia per il futuro dei lavoratori. Entro il mese di novembre il Ministero di sviluppo economico dovrebbe dare la conclusione di una istruttoria per almeno una delle ipotesi re-insediative, mentre si sta valutando la congruità di un’altra opzione.
Altra comunicazione del presidente Cimitile ha riguardato la Programmazione 2007 – 2013 dei fondi europei di sviluppo e i cosiddetti PIF (Progetti Integrati di filiera). La Provincia è intervenuta – ha ricordato Cimitile – per il settore vitivinicolo e per la zootecnia: si tratta, ha detto il presidente, di comparti straordinariamente importanti e strategici per qualità e quantità di prodotto finito. Per entrambi la Provincia ha sollecitato alla regione il riconoscimento di un proprio ruolo centrale per la gestione di questi PIF confidando nella cooperazione nella sinergia delle creatività e delle capacità imprenditoriali dei produttori. In ballo vi sono 8 Progetti dai 7 ai 14 milioni di Euro ciascuno per un totale complessivo di 120 milioni di Euro. Il bando formale sarà pubblicato dalla Regione entro la fine del mese di settembre e dunque bisogna essere preparati ad affrontarlo.
E’ poi aperta la partita dell’Enoteca regionale, ha affermato Cimitile: “noi chiediamo che questa volta il Sannio, diversamente che in passato e per altre vicende, veda riconosciuto il fatto che è al primo posto nella Regione per la quantità della produzione nel vitivinicolo e dunque ha il diritto di chiedere l’insediamento, che non è solo esposizione di vini, ma è anche una serie di servizi connessi, pur ovviamente non escludendo la istituzione di vetrine dell’Enoteca medesima in altre sedi regionali. In questi giorni sono in corso riunioni con l’assessorato regionale all’agricoltura”. Cimitile ha quindi sottolineato la protesta per la questione del riconoscimento del DOC ai vini del Sannio, protesta che nasce anche dalla necessità di sostenere il prezzo dell’uva: anche su questo punto, ha comunicato Cimitile, la Regione riunirà ancora una volta a Benevento il Comitato vitivinicolo, a dimostrazione di una attenzione dovuta alle ragioni del territorio.
Cimitile si è quindi soffermato sulla visita nel Sannio dell’assessore ai lavori pubblici e beni culturali della Regione, Oberdan Forlenza. In particolare si è discusso sulla vicenda della ristrutturazione della proprietà ex ETI di San Giorgio del Sannio che deve essere trasformato in polo di eccellenza per la ricerca scientifica industriale applicata e i servizi avanzati. Si tratta di una proprietà e di un progetto di straordinario rilievo – ha ricordato Cimitile: al momento sono in corso lavori di ristrutturazione per 15 milioni di Euro per completare un primo insediamento di Aziende che peraltro sono già operanti. Ma resta un problema di gestione dell’area tra Regione e Provincia _ ha ricordato Cimitile: già le imprese insediate che lavorano in settori innovativi richiedono assistenza e condunzione manageriale dell’area insediativi al fine di far decollare il complesso progetto di re-industruializzazione. Resta inoltre in piedi, ha affermato il presidente, un ulteriore problema per un finanziamento di altri 20 milioni di Euro per altri lotti di lavoro finalizzati a completare l’opera di ristrutturazione dell’ex manifattura dei tabacchi al fine di far giungere nel Sannio altre Aziende operanti in settori innovativi.
Ulteriore comunicazione di Cimitile è stata quella che, nell’ambito del Progetto Sistema, il MARSEC viene considerato dalla Regione una stazione importante di monitoraggio per cui la Regione medesima sta per acquistare servizi dalla società interamente partecipata dalla provincia per circa 500 mila Euro.
Ulteriore comunicazione ha riguardato la “Notte dei ricercatori” che è una iniziativa europea e che nel Sannio è promossa dal Parco scientifico e tecnologico delle aree interne: si tratta di un appuntamento dà rilievo al lavoro ed alle prospettive della ricerca scientifica nel nostro Paese e che avrà come vetrina proprio la Rocca dei Rettori.
Infine, Cimitile ha ricordato che, su dotazione finanziaria INAIL, 2,5 milioni di Euro sono stati riconosciuti alla Provincia per interventi di ristrutturazione e sistemazione di due edifici scolastici: sono stati infatti riconosciuti come due progetti importanti quelli che sono stati presentati dall’ente al punto che essi si sono classificati al primo posto della graduatoria generale.