Nel corso della celebrazione del 3° Congresso Nazionale della CISL SCUOLA, il Segretario generale della CISL Scuola di Benevento, Giuseppe Patrevita, è stato eletto quale componente del Consiglio Nazionale. Il Congresso, celebratosi a Riccione dall’11 al 14 maggio, ha visto confrontarsi sui temi caldi Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera e Giuseppe Fioroni, responsabile scuola del Pd. I due esponenti politici hanno trovato “punti di convergenza” sulla proposta del Segretario nazionale, Francesco Scrima, di “una sessione straordinaria del Parlamento sui nodi ancora aperti”. Sei i punti in agenda: la difesa della scuola dell’infanzia, la qualificazione e l’aggiornamento professionale dei docenti, la riforma della scuola media e quella degli istituti tecnici e professionali, la valutazione e gli incentivi del personale, il reclutamento e l’autonomia scolastica.
L’on.le Aprea ha posto l’accento sulla necessità che “qualsiasi riforma, riparta dal Libro bianco di Sacconi sul nuovo Welfare in cui rientra tutta la filiera dell’istruzione e della formazione”; la presidente della commissione Cultura ha insistito sulle “disfunzioni di un Paese bloccato: le riforme vanno fatte, a partire dalla Pubblica amministrazione e nessuno deve meravigliarsi della popolarità del ministro Brunetta”. Affermazione, quest’ultima, platealmente “non condivisa” dai delegati Cisl. Dal canto suo, l’ex ministro Fioroni ha assicurato la disponibilità dell’opposizione a dialogare e a fare riforme comuni “ma chi fa le riforme -ha sottolineato- deve conoscere quello che vuole riformare, mentre la Gelmini la scuola proprio non la conosce”. A parere del Segretario nazionale, Francesco Scrima, dalle tre “i” della Moratti si sta passando ad una sola i, quella dell’ignoranza, che destruttura la scuola dell’infanzia e non affronta i problemi della scuola media superiore e la formazione tecnica professionale. “Nelle ultime legislature ci sono stati tentativi di riforma, ma non in questa –ha spiegato Scrima; e non devono far passare i tagli, per riforma pedagogica. Noi non dobbiamo demordere, consapevoli che il dialogo è l’unica strada per pensare alla scuola come “bene comune” -ha aggiunto Scrima. Siamo noi, e non la Gelmini e Brunetta, a voler la Buona Scuola”. Il congresso ha ribadito “il dissenso” sui provvedimenti assunti dal Governo nell’ultimo anno sul sistema di istruzione e formazione. Impegno centrale, sarà la difesa degli organici contro l’esternalizzazione dei servizi, stabilizzando il lavoro attraverso assunzioni a tempo indeterminato e predisponendo misure straordinarie di tutela dei lavoratori precari. Personale e risorse sono nodi chiave per il rilancio della buona scuola, ma la CISL chiede anche di estendere gli ammortizzatori sociali al personale del comparto. La parola chiave è “sfida”. Quella della salvaguardia del ruolo del sindacato di fronte alla crescente invadenza della politica e quella di contrastare progetti di legge che vogliono stravolgere i sistemi di governance delle istituzioni scolastiche e le modalità di assunzione del personale. La Cisl Scuola pensa ad una Conferenza Nazionale sulla Scuola e ad una sessione straordinaria del Parlamento nel solco della concertazione con tutti i soggetti interessati. Impegnative saranno le partite sul rinnovo del contratto di lavoro, la riforma dei contratti, la contrattazione d’istituto e gli effetti della riforma federale dello Stato. A queste la Cisl Scuola lega il tema della valutazione e del reclutamento. “Le sfide sono tante – ha concluso Scrima; da parte nostra, c’impegneremo perché non si attenti all’autonomia delle scuole e vogliamo difendere la scuola pubblica dai continui e ingenerosi attacchi che le vengono –purtroppo- anche da chi avrebbe il compito istituzionale di rappresentarla e sostenerla”.
CISL SCUOLA BENEVENTO
La Presidenza