“Porteremo all’attenzione dell’opinione pubblica un dossier di problemi e progetti per lo sviluppo del Sannio. Intendiamo superare l’esperienza del Tavolo istituzionale, che pure avevamo voluto alcuni mesi fa, perché lo stesso era chiamato ad affrontare solo le emergenze economiche e sociali; oggi vogliamo impegnarci sulla programmazione a lungo termine”. E‘ quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, nel presentare “Sannio Sity 2009.
Sannio Sviluppo Innovazione Tecnologie”, un ciclo di dieci Seminari che si svolgeranno a Villa dei Papi di Benevento sui maggiori temi dello sviluppo territoriale nei giorni di: 17 e 21 dicembre 2009, quindi 7, 8, 15, 18 gennaio 2010. Sannio Sity 2009 è impostato su un metodo di lavoro bipartisan, che vuole instaurare sinergie politico-istituzionali e non divisioni – ha precisato Cimitile: “Nei mesi scorsi – ha affermato il presidente – questo metodo di lavoro fu auspicato dal sen. Viespoli, per il centro destra, e dall’on. Boffa, per il centro sinistra; più recentemente lo ha rilanciato l’Unione degli industriali con l’iniziativa del presidente Rummo.
Noi intendiamo accogliere l’appello che viene da queste fonti autorevoli e aiutare a concretizzarlo”. Il presidente ha così continuato: “Noi senza boria e senza autoreferenzialità – ha proseguito Cimitile – vogliamo discutere con pacatezza e approfonditamente con le forze politiche e sociali di una serie di iniziative strategiche che non appartengono a nessuna forza politica o Istituzione, ma sono l’oggettiva esigenza del Sannio. Presentiamo progetti che sono stati elaborati non solo dalla stessa Provincia, ma anche dal Comune di Benevento, dall’Unione degli industriali, dalle forze politiche di centro destra e di centro sinistra, dall’Unione Europea, dal Governo centrale e da quello regionale”. Il territorio del Sannio è stato definito dal presidente Cimitile “a geometria variabile”, perché sugli stessi 2.071 chilometri quadrati di superficie ufficiale insistono diverse aggregazioni e sovrapposizioni amministrative che spesso si modificano in corso d’opera con le Comunità Montane, Parchi naturali, Ambiti Sanitari e socio-assistenziali, Patti territoriali, PIRAP, Accordi di reciprocità etc.), ciascuno dei quali insegue “interessi legittimi e sacrosanti”, ha precisato il presidente, “ma spesso in conflitto tra loro proprio perché le aggregazioni si sciolgono dopo qualche tempo”.
Da qui, ha sostenuto Cimitile, il bisogno di un coordinamento per avviare progetti che non disperdano risorse economiche, ma cooperino allo sviluppo complessivo del territorio. “In questo momento storico, in cui qualcuno ha attentato alla vita del Presidente del Consiglio dei Ministri, con un atto da condannare senza alcuna riserva, ha continuato Cimitile, occorre che la politica ritrovi la propria capacità di progetto e di discussione”. Su questo auspicio, per il cui conseguimento la Provincia – ha detto Cimitile – intende lavorare con ogni lena, il presidente ha quindi annunciato che nella prossima primavera saranno convocati gli Stati generali del lavoro e dello sviluppo. E’ un invito, quello del presidente della Provincia, alla concretezza, al pragmatismo, al fare bene e con trasparenza a favore del territorio sannita. I dieci Seminari su cui si discuterà a partire da giovedì prossimo, 17 dicembre, riguarderanno: 1) la diga di Campolattaro, 2) l’aerospazio, 3) le infrastrutture, 4) i rifiuti, 5) la Diagnostica ambientale, 6) l’energia da fonti alternative, 7) l’Information and Communication Technology, 8) la Piattaforma logistica di Benevento , 9) l‘agro-alimentare, 10) il turismo.
Per ciascuno di questi fondamentali nodi di sviluppo si discuterà dello stato dell’arte e delle prospettive di sviluppo, chiamando a discutere sul da farsi sia gli enti preposti ad attuare le misure necessarie alla realizzazione, sia quelli proponenti. Spesso, ha detto Cimitile, il territorio sannita si comporta stranamente: tutti, ad esempio, riconoscono le enormi potenzialità del nostro sistema agro-alimentare ovvero le possibilità di uno sfruttamento turistico, ma non si riesce ad organizzare una filiera, una piattaforma produttiva valida e capace di creare occupazione, reddito e sviluppo. Il problema del Sannio, insomma, ha chiosato Cimitile è quello di organizzare un quadro d’assieme, organico sul quale indirizzare le risorse pubbliche e private disponibili. Il nostro – ha precisato Cimitile – è un programma aperto perché le discussioni sui diversi temi non si possono ingabbiare; ma intendiamo anche accogliere tutte le proposte che verranno da enti ed Istituzioni.