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direttore Antonio De Cristofaro

Presentato il Piano Sociale Regionale: De Felice: ‘Il Sannio come sistema del welfare campano’

Scritto da il 15 ottobre 2009 alle 18:09 e archiviato sotto la voce Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

«Il Sannio, per le sue dimensioni e per le sue caratteristiche sociali, può diventare il Sistema del welfare, campano, un vero e proprio laboratorio delle politiche sociali regionali».
Lo ha detto stamani Alfonsina De Felice, assessore regionale alle politiche sociali, durante la presentazione al Museo del Sannio di Benevento del Piano Sociale Regionale, contenente la programmazione regionale delle politiche d’intervento nel sociale.
Al Convegno, promosso dalla Regione Campania e dalla Lega delle Autonomie locali con la collaborazione della Provincia, hanno partecipato amministratori locali, operatori del terzo Settore, Sindacati e operatori del sociale e del volontariato.
I lavori si sono articolati sulle relazioni di: Nando Morra, presidente della Lega; Aniello Cimitile, presidente della Provincia; Luigi Scarinzi e Annachiara Palmieri, assessore alle politiche sociali rispettivamente del Comune capoluogo e della Provincia; sono quindi intervenuti numerosi operatori del sociale ed amministratori; le conclusioni sono state tratte da De Felice.
Nell’introduzione, Morra ha ricordato che il PSR contiene i principi di indirizzo e di coordinamento per gli enti locali e i comuni al fine di avviare la gestione in comune di servizi pubblici a favore delle persone in condizioni di disagio.
Il presidente Cimitile, dal canto suo, ha evidenziato che, a fronte di una pesante crisi economica e sociale, che colpisce duramente aree già in ritardo di sviluppo, quali quelle interne, per lo più gravate da un gap di infrastrutture materiali ed immateriali, sia assolutamente necessaria una risposta forte ed articolata da parte delle Istituzioni. Occorre, però, ha precisato Cimitile che anche la Regione tenga conto della peculiarità della situazione delle aree interne e riconosca nuovi poteri d’intervento alle Province. Per quanto concerne il PSR, infatti, Cimitile, pur ritenendo utile ed anzi necessaria la gestione unitaria dei comuni di servizi pubblici per il sociale, ha auspicato che l’ente Provincia sia messo in grado di coordinare le iniziative programmatiche assunte con i rispettivi Piani dai sei Ambiti in cui è stata suddiviso il Sannio. A giudizio del presidente Cimitile, infatti, ci troviamo di fronte ad un accentuato scollamento di strategie e di conseguenti decisioni tra un ambito e l’altro per quanto concerne l’assistenza alle diverse categorie in condizioni di bisogno. Il ruolo della Provincia, per quanto più in generale riguarda le politiche di sviluppo territoriale, secondo Cimitile, dovrebbe essere maggiormente esaltato dalla Regione Campania per ridare unitarietà alle decisioni assunte dai più diversi soggetti pubblici sul territorio sannita e per far sì che la pianificazione territoriale della Provincia sia attuata e concretizzata. Secondo Cimitile è necessaria la istituzione di un tavolo permanente di coordinamento delle politiche sociali con la partecipazione degli Ambiti territoriali ed ha quindi affermato che nel Piano territoriale di coordimaneot provinciale sarà aperta una Sezione per le politiche sociali che si interfaccerà con tutte le politiche di sviluppo del territorio.
L’assessore Scarinzi ha illustrato le forti difficoltà che si registrano quotidianamente nell’attuazione di politiche di sostegno alle famiglie e alle persone in condizioni di bisogno ed ha ricordato gli interventi di microcredito programmati dal Comune; mentre l’assessore Palmieri ha evidenziato la necessità di comprendere come l’acuirsi della crisi si accompagni alla nascita di nuovi bisogni, per i quali la Provincia ad esempio ha attivato il progetto del camper per gli immigrati in collaborazione con le ACLI.
Ha chiuso i lavori l’assessore De Felice la quale ha voluto sottolineare l’importanza di un dialogo con il territorio al fine di migliorare l’impatto del PSR approvato nell’aprile scorso. La programmazione regionale recepisce per la prima volta, ha aggiunto la De Felice, una modalità d’intervento che appartiene alle aree più evolute della Unione Europea. Si tratta di giungere ad una infrastrutturazione degli interventi per il sociale che, ha spiegato la De Felice, cancelli la pratica dell’assistenzialismo a pioggia del passato che si attuava spesso al di fuori di ogni controllo da parte degli stessi organismi statali e regionali. IL PSR vuole obbedire ad una logica di programmazione anche al fine di ottimizzare le risorse economiche che sono state dimezzate dal Governo centrale rispetto al passato. Al momento e fino al 2014, ha spiegato la De Felice, possiamo contare solo sulle risorse europee e, dunque, si impongono scelte oculate. La De Felice ha riconosciuto la necessità di un più incisivo potere d’intervento e di coordinamento delle politiche sociali da parte della Provincia ed ha auspicato che si attui il principio di sussidiarietà consistente in una integrazione funzionale tra le potestà delle Istituzioni pubbliche e le potenzialità del Terzo Settore, nei confronti del quale, però, ha puntualizzato la De Felice, è in atto un’attenta opera per accertare trasparenza e correttezza nelle iniziative e nelle finalità statutarie. Ed ancora la De Felice ha richiamato l’attenzione sul fatto che negli Ambiti territoriali la una grande fetta della spesa è finalizzata non agli investimenti nel sociale, ma al pagamento della parte corrente.
Per quanto concerne le misure concrete, l’assessore ha annunciato che sono disponibili per il Sannio 200.000 Euro per realizzare nell’ambito di “Campania Sociale Digitale”, un Ufficio per un’anagrafe dei bisogni sociali del territorio capace di fornire quella massa di dati occorrenti per le politiche sociali. Altre risorse per 30 milioni di Euro sono complessivamente disponibili in tuta la Regione per progetti d’intervento di assistenza.
Il provvedimento, primo nel suo genere, attua la Legge 11 del 2007. Nel biennio 2009 – 2010 sono previsti finanziamenti pari a 165 milioni di euro, di cui circa 74 per il 2009.
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