Accertare con “tempestività e rigore nelle sedi competenti” la vicenda segnalata del gup del tribunale di Napoli Sergio Marotta, che ha dichiarato di aver ricevuto pressioni da una collega per ammorbidire la posizione processuale dell’ex Guardasigilli, e neo europarlamentare Clemente Mastella, in cambio di favori al Csm.
E’ quello che chiede la giunta dell’Associazione nazionale magistrati. Senza entrare nel merito della vicenda il sindacato delle toghe “rileva come tali episodi, anche alla luce delle dichiarazioni rese alla stampa dagli interessati, arrechino oggettivo discredito all’immagine della magistratura”. E’ in ogni caso “inammissibile”, sostiene l’Anm, che un magistrato intervenga nei confronti di un collega per segnalare un procedimento a lui assegnato”.