Mercoledì 17 giugno, la Scuola di Dottorato Internazionale “Persona, Mercato e Istituzioni”, presso il Dipartimento di Studi Giuridici, Politici e Sociali, Pe.Me.Is. dell’Università degli Studi del Sannio, ospiterà il professore Aurelio Luna Maldonado, docente di Medicina legale dell’Università di Murcia, in Spagna. In occasione dell’incontro con i docenti e con i dottorandi della Scuola, alle ore 16.30, si svolgerà, presso la Sala Lettura della Biblioteca dipartimentale del Pe.Me.Is., una conversazione sul tema “I dispositivi medici”.
L’evento si inserisce nell’ambito delle attività del Master in “Governo Clinico e Gestione del Rischio”, organizzato dall’Università degli Studi del Sannio e dall’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento.
Alla conversazione, introdotta dal prof. Maldonado e moderata dal prof. Giuseppe Vacchiano, associato di Medicina legale dell’Università degli Studi del Sannio, interverranno Roberta Mongillo, ricercatore di Diritto commerciale presso la Facoltà di Economia, Fabio Ciccariello, dottore di Ricerca in “I Problemi Civilistici della Persona” e Giovanni Tartaglia Polcini, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento. Concluderà la discussione il prof. Pietro Perlingieri, preside della Facoltà di Economia.
Il ciclo di “conversazioni” dedicate all’internazionalizzazione e all’approfondimento scientifico interdisciplinare, inaugurato lo scorso anno presso il Dipartimento Pe.Me.Is., diretto dalla prof.ssa Antonella Tartaglia Polcini, e la Scuola di Dottorato Internazionale, presieduta e coordinata dal prof. Pietro Perlingieri, prosegue con una riflessione a più voci sulle implicazioni giuridiche in tema di rischi e responsabilità connessi all’uso dei dispositivi medici, genericamente intesi quali strumenti destinati ad essere impiegati a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia, di una ferita o di un handicap. Le nuove tecnologie consentono, infatti, di mettere a disposizione di medici e pazienti nuovi strumenti di cura e di diagnosi, con benefici molteplici, quali, ad esempio, la riduzione degli interventi chirurgici e dei tempi di recupero della salute, nonché maggiori possibilità di monitorare il decorso delle malattie. A fronte degli indubbi vantaggi, peraltro, non si può trascurare il dato, emergente anche da numerose sentenze, relativo ai rischi per la salute derivanti dall’utilizzo scorretto dei dispositivi o dall’utilizzo di dispositivi difettosi. Di qui l’esigenza di una attenta regolamentazione del settore, a livello comunitario e nazionale, volta ad assicurare l’osservanza di imprescindibili standard di sicurezza e a garantire al tempo stesso la libera circolazione sul mercato europeo dei dispositivi conformi a tali prescrizioni.