Roberto Capezzone, vice coordinatore vicario del Pdl sannita, replica alle dichiarazioni dell’assessore provinciale all’Ambiente.
“Credo sia oramai improrogabile una posizione ufficiale del Pdl sulle questioni che riguardano i rifiuti e la produzione di energia sul territorio provinciale in quanto non possiamo assumerci responsabilità che sul piano amministrativo competono a soggetti istituzionali e politici che fanno riferimento a quel centrosinistra che da Napoli a Benevento ha creato difficoltà estreme alla Campania e alle zone interne in termini di corretta pianificazione del problema dei rifiuti”. E’ quanto afferma in una nota Roberto Capezzone, vice coordinatore vicario del Pdl sannita, rispondendo alle dichiarazioni dell’assessore provinciale all’Ambiente.
Aceto pensa di cavarsela giocando al ‘sapientino’ e citando atti dell’Amministrazione Provinciale che non hanno prodotto alcun fatto concreto se non enunciazioni di principio che certo non servono ad affrontare e a risolvere le questioni di una corretta e concreta programmazione territoriale sulla gestione del ciclo provinciale dei rifiuti. Di fatto Aceto continua a non rispondere: dov’è saranno sversati i rifiuti provinciali quando la discarica di S. Arcangelo sarà satura?
La domanda, i cittadini del Sannio continueranno a porgliela all’infinito perché una cosa è certa: il Governo nazionale interviene doverosamente in assenza di scelte e indicazioni compiute dagli Enti territoriali competenti ovvero, l’Amministrazione Provinciale. Il tentativo marchiano di addossare colpe al Governo Nazionale è destinato a fallire perché sull’allargamento della discarica di S. Arcangelo e sullo sconfinamento nel Comune di Paduli sia chiaro che faremo le barricate perché non è possibile che la incapacità della Provincia si ripercuota negativamente su un territorio già penalizzato al limite massimo.
Su S. Arcangelo la scelta è stata più o meno necessitata ma su Paduli vogliamo sapere perché la Provincia non ha indicato con proprio atto siti idonei e alternativi. Inoltre il tentativo di confondere le carte mischiando le questione della Società Provinciale con quella della individuazione di siti di sversamento, la dice lunga sul fatto che ad avere idee poco chiare è l’Assessore Provinciale e non altri. Non solo Aceto tenta di coinvolgere l’opposizione su scelte che a oggi non sono né chiare né chiarite ma viene addirittura sconfessato e criticato da esponenti della sinistra radicale come nel caso di Italo Palombo che pubblicamente lo ha invitato a fare chiarezza sul percorso amministrativo e politico”.