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Elezioni Regionali, Mastella: ‘Il momento è delicato ma ci saremo’

Scritto da il 14 dicembre 2009 alle 10:46 e archiviato sotto la voce Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Ieri mattina Clemente Mastella ha incontrato i Popolari Udeur del Sannio in un convegno che si è tenuto nella sala dell’Hotel President a Benevento. Tanti i temi affrontati dal leader del Campanile dalle elezioni regionali ai conflitti tra Fini e Berlusconi, dalle inchieste giudiziarie che hanno colpito l’Udeur e la sua famiglia alla Scuola di Magistratura.

Inchiesta Udeur: “Prendo atto con amara serenità di quanto mi sta accadendo sul piano giudiziario. Mi difenderò nel processo. Continuo ad avere fiducia nella magistratura, anche se non posso non rilevare che c’è una forma di accanimento da parte di alcuni, probabilmente vittime di un pregiudizio ideologico”. “Solo nel mio caso – ha aggiunto Mastella – i magistrati che hanno legittimamente espresso delle loro opinioni, sono gli stessi che indagano su di me. Porterò al processo una testimonianza autorevole, ricordando chi, già nel 2007, affermava ‘Vedrete cosa accadra’ a Mastella.
Rilevo un doppiopesismo giudiziario nei miei confronti, nei confronti della mia famiglia. Per noi gli addebiti sono di natura penale, per altri, invece, di natura politica”. Prima di Mastella, c’è stato un breve intervento del segretario provinciale dell’Udeur, Annio Majatico, che ha rivolto un saluto a Sandra Lonardo, la moglie di Mastella costretta fuori dalla Campania per un provvedimento della magistratura. Il riferimento di Majatico è stato accolto con un fragoroso applauso da parte dei presenti.

Incjiesta Whay not: ‘Su di me – ha detto Mastella – è stato costruito un processo mediatico basato sul nulla. E’ stato aperto un procedimento giudiziario basato sul nulla”.

“Pradossalmente, io che da ministro della Giustizia ho puntato sul dialogo tra politica e magistratura – ha aggiunto l’ex guardasigilli – sono rimasto vittima di uno scontro aspro tra magistratura e politica. E leggendo le motivazioni del gip di Catanzaro sul caso Whay Not, il leader dell’Udeur ha chiosato: “Il magistrato non ha chiesto i mio proscioglimento perché il fatto non sussiste. Addirittura, ha sentenziato che ‘la notizia di reato era infondata’. Insomma, Clemente Mastella non doveva nemmeno essere iscritto nel registro degli indagati. A questo punto – ha concluso Mastella – valuterò la richiesta di un risarcimento anche in sede civile”.

Sullo scontro Berlusconi-Fini, invece ha aggiunto: “E’ finito un ciclo” lasciando intendere che lo stesso suoni come una conferma delle sue convinzioni. Quanto all’ipotesi di elezioni anticipate, Mastella ha affermato: “Non credo si vada ad elezioni anticipate, anche se è la prima volta che l’opposizione sembra avere paura di affrontarle.
Di certo, quando si tornerà a votare, il quadro sarà completamente mutato, nulla sarà come prima. E’ finito un ciclo. Non si andrà a votare come la volta scorsa. Mi auguro, comunque, che si arrivi alle nuove elezioni senza questi attriti tra poteri, che ci corrodono sul piano internazionale”. “Il Paeseha bisogno di essere governato – ha poi aggiunto l’ex ministro della Giustizia – e il Mezzogiorno ha bisogno di risposte urgenti. Di certo non può bastare la banca del Sud, dopo che ci sono state espropriate altre realtà importanti come il Banco di Napoli.
Ormai l’orizzonte politico è profondamente cambiato rispetto a quando è nato il Pdl. Ma l’alternativa si costruisce non andando contro una persona, ma lavorando per un diverso sistema. Serve un’alternativa al sistema. Di certo, questa alternativa non si costruisce mettendo insieme Idv e Udc. Se avessimo detto noi quello che dice l’Udc, a proposito delle alleanze (un po’ di qua, un po’ di la) – ha concluso Mastella – ci avrebbero detto che siamo il peggio del peggio”.

Elezioni Regionali: “Si va avanti, con le nostre idee”. Clemente Mastella conferma l’impegno dell’Udeur per le prossime elezioni regionali. “Il momento è delicato ma noi ci saremo. Faremo le nostre liste, a partire dalla Campania, con candidature competitive, in tutte le province”. Da Benevento, di fronte ad un’assemblea di iscritti e simpatizzanti, il leader dell’Udeur lancia il suo appello a una mobilitazione attiva, su tutti i territori: “Vi chiedo – ha detto Mastella – di essere un po’ più uniti e coesi. Non abbiamo nulla da temere per le nostre idee. Vogliamo dare il nostro contributo sul piano
programmatico”. Mastella non nasconde le difficoltà ma ricorda l’esperienza di don Sturzo: “Anche lui è stato in esilio”. E aggiunge: “Probabilmente lo vollero tenere lontano per favorire qualcuno” Quanto alle candidature, il segretario nazionale dell’Udeur insiste: “Ancora non si sa chi siano i candidati e non si discute di quello che si deve fare per superare una crisi che, specialmente nelle nostre zone, è davvero incredibile”. Quindi aggiunge: “La scorciatoia sembra essere quella di guardare a candidati fuori della politica. Ma la politica deve avere il coraggio di decidere, deve immettere gli i giusti anticorpi e reagire, per evitare il rischio di essere svalutata. La politica deve tornare a essere confronto di idee, abbandonando il terreno dello scontro tra Istituzioni. Basta con la guerra dei 30 Anni. Se si alimenta la guerra tra palestinesi ed israeliani non si fa il bene del Paese”.

Scuola Magistratura: “Spero che la scuola di magistratura si faccia a Benevento. Ma va bene anche a metà con Catanzaro. L’importante è che si faccia. Dobbiamo continuare a impegnarci per il nostro Sud – ha aggiunto poi l’ex guardasigilli tornando sull’impegno elettorale dell’Udeur – per superare visioni troppo napolicentriche, che rischiano di penalizzare le tante aree interne della Campania. E lo stesso discorso vale per l’intero Mezzogiorno”.
mastella02g

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