Su disposizione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, proseguono a ritmi incessanti i servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati connessi alla fabbricazione, al commercio ed all’illecita detenzione di materiale esplodente pericoloso, in particolare fuochi d’artificio, in concomitanza con il periodo in cui nei paesi della provincia si concentrano sempre più frequentemente sagre paesane e feste patronali.
Sabato scorso, a breve distanza dai 3 quintali circa di artifizi pirotecnici sequestrati lo scorso 16 agosto, avvenuto lungo la statale 90 bis dove fu fermato un furgone che trasportava materiale esplodente destinato a chiudere la festa di San Rocco a Paduli, è scattato un altro blitz a Buonalbergo in occasione della festa in onore di Maria Santissima della Macchia.

Infatti, i finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Benevento grazie alla proficua attività info-operativa e confortati anche da alcuni spunti informativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e delle realtà locali hanno sequestrato 4 vere e proprie “bombe” da mortaio costruite artigianalmente dal peso complessivo di chilogrammi 100 circa e massa attiva di chilogrammi 80 di polvere pirica.

Dei quattro ordigni, tre erano bombe da tiro calibro 21 ed una di calibro 26, con una lunghezza variabile tra i 65 cm. ed il metro.

Il tutto è stato rinvenuto all’interno di un furgone Volkswagen Touran, privo di autorizzazioni, condotto da D.R., il cui materiale esplodente stava per essere trasportato, per i festeggiamenti, alla contrada Montemaruzzo del comune di Buonalbergo.
Il fuochista, originario di Ceppaloni, al fine di eludere i controlli su strada aveva utilizzato 2 mezzi della ditta stipando il materiale regolare sul primo mezzo che fungeva da apripista e i 4 ordigni sul secondo mezzo che seguiva a breve distanza ma che non sfuggiva all’attenzione delle pattuglie dislocate sulla S.S. 90 bis.

Oltre alle 4 bombe da mortaio è stato posto sotto sequestro anche il volkswagen touran poiché gli artifizi erano trasportati in violazione delle norme in materia, che prevedono specifiche autorizzazioni per il trasporto di materiale pirotecnico.

Si tratta, infatti, di fuochi pirotecnici prodotti in modo artigianale, sprovvisti di qualsiasi dato identificativo in merito alle modalità di fabbricazione e le misure di sicurezza per l’utilizzo che, se per caso fortuito all’interno del furgone, fossero esplose avrebbero provocato danni letali alle strutture ed alle persone nel raggio di centinaia di metri.

Nei confronti del fuochista, di anni 31, titolare di una impresa operante nel settore per l’allestimento di spettacoli pirotecnici, scattava la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento per detenzione di materie esplodenti senza le prescritte autorizzazioni (ai sensi dell’art.678 del Codice Penale), per fabbricazione/vendita/trasporto di fuochi d’artificio senza la licenza prefettizia e non classificati (rispettivamente, ai sensi dell’art.47 e dell’art.53 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza).