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direttore Antonio De Cristofaro

Venezuela, imprenditore italiano rapito domenica a Maracaibo

Scritto da il 13 ottobre 2009 alle 20:50 e archiviato sotto la voce Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

venezuelaAntonio Banfi, cittadino italiano con passaporto venezuelano, è stato rapito domenica mattina nella città di Maracaibo, capoluogo della regione venezuelana di Zulia. Due uomini armati hanno minacciato il nostro connazionale costringendolo a salire su una vettura appostata fuori dal ristorante Arepas Santa Rita, il locale di cui Banfi deteneva in franchising.
Al momento non risulta che sia stata trasmessa ai parenti dell’imprenditore 64enne (nato a Bucciano, in provincia di Benevento il 26 gennaio del 1945) nessuna richiesta di riscatto. L’ambasciata italiana a Caracas segue da vicino le attività degli investigatori garantendo appoggio
ai familiari del rapito e piena collaborazione alle autorità locali.
Grazie alla denuncia della famiglia, attraverso il consolato italiano a Maracaibo, il Cuerpo de Investigaciones Cientificas, Penalesy Criminalisticas della Guardia Civil ha aperto le indagini
per ricostruire la dinamica dell’azione criminale. In questi casi gli inquirenti infatti possono muoversi solo dietro denuncia dei familiari dato che, secondo la legislazione venezuelana, il reato di sequestro non e’ perseguibile d’ufficio.
Circostanza questa che contribuisce a non rendere esatto il numero di sequestri che si consumano nel paese latinoamericano: molti sono i casi non denunciati e, quindi, non perseguiti dalla giustizia locale. Carlo Mazza, esperto antidroga dell’ambasciata italiana in Venezuela, conferma al VELINO la difficolta’ di elaborare una stima esatta del problema: “In assenza di statistiche ufficiali, che le
autorita’ non forniscono da tempo, i dati ricostruiti a partire da varie fonti parlano di un fenomeno che ha toccato nel 2008 la punta record di 537 sequestri.
Da gennaio a settembre di quest’anno – prosegue Mazza -, si sono contati 212 rapimenti di cui 130 si sono conclusi con la liberazione dell’ostaggio. L’85 per cento dei sequestri ha colpito cittadini venezuelani, il restante 15 per cento cittadini stranieri”. Cifre pero’ che potrebbero descrivere “solo un quarto” della dimensione del fenomeno.
Quanto agli italiani, dall’inizio dell’anno sono stati “effettuati 14 sequestri di cui uno non e’ andato a
compimento”. Oltre a Banfi, nelle mani dei rapitori rimane a tutt’oggi Gianfranco Novara, sequestrato ad aprile. Un caso questo che la nostra rappresentanza in Venezuela continua a seguire con la massima attenzione.

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