“Storie di famiglie e storia d’impresa. Il caso Sannio” è il titolo del convegno che si svolgerà il prossimo venerdi’ 16 ottobre presso la Facoltà di Scienze economiche ed aziendali di via delle Puglie a Benevento.
L’azienda familiare è da qualche anno divenuta oggetto di particolari approfondimenti da parte degli studiosi di storia economica e di economia aziendale, nonostante le indubbie difficoltà metodologiche ed i numerosi interrogativi cui non sempre è possibile dare risposte certe. I motivi della rinnovata considerazione sono dovuti all’incontestabile vitalità delle aziende a proprietà familiare nel tessuto economico del nostro Paese.
La coesione della direzione aziendale, la competenza spesso acquisita sul campo, l’elasticità e la dinamicità rendono l’azienda familiare particolarmente capace di far fronte ai cambiamenti, grazie anche ad una forza lavoro di qualità, a sua volta coesa, capace di lavorare in gruppo, coinvolta nei destini aziendali, anche se non mancano difficoltà dovute soprattutto alla difficoltà di affrontare investimenti rilevanti per tenere il passo con il mercato e la concorrenza.
Pur nella varietà degli studi sul tema, nella maggior parte di essi è ravvisabile una particolare focalizzazione sul problema del ricambio generazionale ed un’ottica di osservazione dell’azienda familiare dal punto di vista della famiglia e di un modello di gestione basato su valori, che non sono «belle dichiarazioni» ma «sentimenti vivi» che, in un certo senso, ne costituiscono l’«anima».
La storia di un’impresa familiare è fatta di «lavoro, cultura, tradizioni» ed è questo il filo conduttore del Seminario di Studi dal titolo «Storie di famiglie e Storia d’impresa. Il caso Sannio», organizzato dalle cattedre di Storia economica (proff. Ennio De Simone e Vittoria Ferrandino), assieme a quelle di Economia aziendale (proff. Arturo Capasso, Maria Rosaria Napolitano, Paolo Ricci e Mirella Migliaccio) della Facoltà di Scienze economiche e aziendali dell’Università degli Studi del Sannio, allo scopo di illustrare l’importante ruolo svolto da alcune iniziative bancarie e industriali, sorte in una delle province – quella di Benevento – meno avvantaggiata del nostro Paese, che però ha sempre mostrato vitalità e volontà di uscire dalle condizioni difficili in cui si è costantemente trovata.
Il seminario di venerdì 16 si aprirà con i saluti del rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino; del preside della Facoltà di Scienze economiche e aziendali, Massimo Squillante; del direttore del Dipartimento di Analisi dei sistemi economici e sociali, Riccardo Realfonzo; del presidente della Società italiana degli storici economici, Antonio Di Vittorio, del prof. Arturo Capasso, anche in qualità di componente dell’Accademia italiana di economia aziendale, e del prof. Paolo Ricci, anche in qualità di componente della Società italiana di storia della ragioneria.
L’introduzione del professore De Simone, che modererà i lavori, sarà seguita dalle relazioni del prof. Francesco Balletta dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e del prof. Piero Mastroberardino dell’Università degli Studi di Foggia. Interverranno, inoltre, Giancarlo Cotroneo (Banca del Lavoro e del piccolo risparmio), Giuseppe D’Avino (Amministratore delegato Strega Alberti Benevento), Giulio Italiano ( Grand Hotel Italiano- Benevento), Costanzo Jannotti Pecci (Presidente Federterme – Amministratore delegato Impresa A. Minieri), Cosimo Rummo (Presidente Confindustria Benevento – Presidente e amministratore delegato Pastificio Rummo).
I lavori si chiuderanno con le conclusioni del prof. Giuseppe Di Taranto (LUISS “Guido Carli”, Roma).
Nell’occasione saranno presentati gli Atti del Convegno di studi «L’impresa familiare nel Mezzogiorno continentale tra passato e presente. Un approccio interdisciplinare» (a cura di Ennio De Simone e Vittoria Ferrandino) e la monografia «Banche e imprese in una provincia contadina. Saggi sull’economia sannita fra i secoli XVIII e XX» di Ennio De Simone, Vittoria Ferrandino, Erminia Cuomo, entrambi per i tipi della Franco Angeli.