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direttore Antonio De Cristofaro

Finale play off: il Crotone ai raggi X

Scritto da il 13 giugno 2009 alle 12:31 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il campionato 2008/09 non era iniziato sotto i migliori auspici per il Crotone: dopo 15 anni di presidenza ricchi di promozioni (5, di cui 2 in serie B) Vrenna lasciava il massimo scranno societario a Gualtieri.
L’eredità era di quelle pesanti, con una società in piena crisi economica (di recente è stata deferita ai competenti organi giudiziari per non aver pagato Irpef ed altre tasse). La squadra era affidata all’emergente Moriero, che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione a Lanciano, la campagna acquisti veniva condotta al risparmio, anzi al mercato di gennaio si operava solo in uscita, liberandosi dai contratti più onerosi con la rescissione del capitano di mille battaglie, Rossi, e dell’esperto Maietta.
Ci si aspettava il tracollo ed invece arrivava la sorpresa: la squadra, ottimamente diretta, sin dall’avvio mostrava un gioco brioso che la portava a fungere da lepre per gran parte del torneo, scavalcata solo alla fine dall’incedere imperioso del Gallipoli che assestava il colpo del definitivo sorpasso andando a vincere nei minuti finali dello scontro diretto a Crotone.
Il colpo era di quelli da ko, ma la squadra sapeva riprendersi riu-scendo a classificarsi in terza posizione con 59 punti alle spalle di Gallipoli e Benevento, grazie a 18 vittorie, 5 pari ed 11 sconfitte; 48 i gol fatti, 37 quelli subiti.
Tra le mura amiche dello Scida il Crotone ha vinto 13 gare, con 2 pari e 2 sconfitte: 35 i gol fatti, 16 quelli subiti. In trasferta, invece, i calabresi hanno vinto 5 gare, con 3 pari e 9 sconfitte: 13 gol fatti e 21 quelli subiti.
Mister Moriero ha quasi sempre fatto giocare la sua squadra con un audace 4/2/3/1 o con il 3/4/3: in porta il regolare Concetti, la difesa impostata sui due esterni di fascia, Galeoto e Morleo, portati ad offendere più che a difendere, con i lenti e possenti centrali Scognamiglio (pericolose le sue incursioni in area avversaria sui calci piazzati) e l’ex Pedotti. Centrali di centrocampo sono i due tecnici Pacciardi e Galardo, mentre i 3 centrocampisti d’attacco sono molto mobili e ben difficili da marcare con il loro movimento continuo e l’interscambio reciproco, Petrilli, Aurelio (squalificato contro il Benevento) e soprattutto Basso (4 gol), molto bravo ad incunearsi in area ed a far partire un tiro secco e preciso.
Unico attaccante il possente Russo, autore di 7 reti in campionato. Gli immediati rincalzi sono il secondo portiere Farelli, Figliomeni, Caeta-no (chiamato a volte anche Calil), Carcuro, Paponetti, Triarico, Diniz, Quondamatteo.

crotone

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