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Soddisfazione è stata espressa dalla Pisaniello, che è partita ieri mattina alla volta della Capitale per sostenere l’imprenditore calabrese, che ha raccontato la sua storia proprio nel capoluogo sannita in occasione della prima giornata antiracket, svoltasi a Benevento lo scorso anno.
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Pino Masciari da dodici anni vive lontano dalla sua terra dopo aver denunciato la ‘ndragheta e in seguito al riconoscimento da parte del Tar del Lazio al pieno diritto alla sicurezza e alla ripresa d’una vita normale non ha visto riscontri concreti e immediati da parte della Commissione centrale del Ministero dell’Interno, in merito all’osservanza del provvedimento, del gennaio scorso.
La Commissione centrale del Ministero dell’Interno, infatti, non ha concesso alla famiglia Masciari le misure speciali di protezione, scorta e tutela, benché riconosciute come necessarie proprio in sede istituzionale. Né i coniugi Masciari, imprenditore e medico odontoiatra, sono stati messi nelle condizioni di lavorare.
L’iniziativa promossa dalla responsabile per il Mezzogiorno e le Isole Rosaria Pisaniello ha un valore simbolico e rientra negli obiettivi più ampi del sindacato volti a contrastare con fermezza ogni tipo di ingerenza mafiosa nelle attività economiche pubbliche e private. Il sostegno della responsabile Pisaniello a Pino Masciari rappresenta anche un grido d’allarme contro la subdola ma pervasiva collusione tra istituzioni e organizzazioni criminali.