La squadra Beneventana è in testa alla classifica del campionato di C Dilettanti. In un Palatedeschi occupato fino alle 17 dal palco che ha ospitato il comizio del Premier Berlusconi, la Coim coglie il terzo successo consecutivo in campionato e rimane in testa alla classifica in coabitazione con il Collana Napoli e la Louiss Roma.
Si è temuto fino all’ultimo ieri sera, che la partita non potesse giocarsi, ma grazie al lavoro encomiabile dei dipendenti della Amministrazione Provinciale (Ente proprietario del palazzetto) e della Betelguese, alle 18.00 l’impianto di gioco era pronto ad ospitare l’incontro tra la COIM e L’Aquila Basket.
La società beneventana ha ringraziato, anche nell’intervista del dopo partita del coach Bruno Annecchiarico, il lavoro fatto, che ha evitato la sconfitta a tavolino. Veniamo alla cronaca dell’incontro. Si sapeva che sarebbe stata una partita insidiosa per la Coim e così è stato, L’Aquila Basket all’esordio nel campionato di C Dilettanti, è rimasta in partita fino all’ultimo e sono stati bravi gli atleti beneventani a rimanere sempre concentrati. La partita si è giocata su ritmi molto bassi, soprattutto nella prima parte, così come richiesto a suoi dal tecnico abruzzese Mattarollo.
La Coim parte bene, trovando una buona circolazione di palla contro la difesa schierata avversaria e trovando il canestro sopratutto con Murtas, Piscitelli e Iarriccio. Gli abruzzesi restano attaccati alla partita grazie alla buona vena del Pivot Guadagnola, proveniente dalle giovanile dello Scafati (Lega 2). Il punteggio della partita è basso (13-11 nel primo quarto) a causa della scarsa precisione al tiro dalla lunga distanza di entrambe le squadre.
La Coim ha sofferto l’imprecisione al tiro del cecchino Parlato, che nelle prime due partite di campionato si era dimostrato tiratore da 3 infallibile. Nel secondo quarto il ritmo della partita non cambia e rimane in sostanziale equilibrio. La Coim sfrutta il buon impatto sulla gara di Andrea Vani, entrato dalla panchina e difende bene sui due principali attaccanti avversari, Rubino e Diedhiou. Ma L’Aquila riesce ad andare a riposo con un solo punto di svantaggio grazie alle giocate di Guadagnola. Nella ripresa la strigliate negli spogliatoi di coach Annecchiarico, si fa sentire subito e la Coim grazie alla difesa, alza i ritmi della gara, spinge in contropiede e trova più volte la via del canestro con Gabrielli ma sopratutto con un grande Piscitelli, tornato ai livelli che gli competono. Ritrova anche la precisione nel tiro da oltre l’arco dei 6,25 con un redivivo Parlato, che piazza 5 punti consecutivi. Nel terzo quarto, infatti, la squadra sannita va avanti di 10 punti ma L’Aquila si rifà sotto anche grazie ad alcuni errori dei beneventani su azioni di contropiede e con delle belle soluzioni sul gioco a 2 tra i lunghi. Il 3° quarto si chiude sul 44 a 38 Nell’ultima frazione di gioco gli uomini di Annecchiarico mettono le mani sulla partita grazie ad una difesa strepitosa ed alle giocate di Piscitelli, bravissimo nei movimenti spalle a canestro.
La Coim trova il massimo vantaggio sul +13 ed Annecchiarico fa riposare il Play Gabrielli ma il giovane Tomassoni ricambia la fiducia guidando la squadra verso un finale di partita tranquillo. Solo ad un minuto dalla fine, quando tutto sembrava finito, in brivido corre lungo la schiena dei beneventani, che subiscono un break di 5-0 dagli abruzzesi, firmato da Rubino, fino a quel momento tenuto a freno dalla difesa, che si riportano sul -8.
Uno spettacolare rimbalzo in attacco di Murtas su un errore di Iarriccio dalla lunetta, è la giocata che chiude definitivamente la contesa sul 64-55 per la Coim. Continua quindi la marcia senza soste della neopromossa Magic Team nel torneo di serie C Dilettanti. I beneventani si dividono la vetta della classifica con il Collana Napoli e la Louiss Roma. Domenica si torna in trasferta con la sfida di Gaeta contro il Serapo ‘85, che ieri ha battuto fuori casa la Minerva Roma, mentre fra 15 giorni arriva a Benevento la squadra dell’Università Louiss di Roma, allenata da un grande del Basket degli anni ottanta, Fulvio Polessello.