Quindici persone, tra cui anche il sindaco di Telese Terme, Giuseppe D’Occhio , sono state arrestate dagli uomini della Guardia di finanza in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Benevento su richiesta della locale procura. In manette sono finiti amministratori pubblici, funzionari comunali e imprenditori del Sannio. Sono stati sequestrati anche beni mobili ed immobili per un valore di due milioni di euro. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa nella gestione degli appalti pubblici. L’accusa: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa nella gestione degli appalti pubblici.
I provvedimenti dell’operazione denominata “Telesia” sono stati chiesti dalla Procura della Repubblica di Benevento e ordinati dal Giudice per le indagini preliminari del capoluogo sannita.
Tra poco, alle 11,00, presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, avrà luogo una conferenza stampa inerente l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare.
Alla conferenza stampa prenderà parte il Procuratore Capo della Repubblica di Benevento, Giuseppe Maddalena.
Forse bastava la lettura di questo testo del Senato disponibile a tutti per sapere chi NON votare.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=219667
e poi
http://www.pupia.tv/campania/cronaca/5011/appalti-truccati-arresti-nel-beneventano-tra-cui-sindaco-telese.html
……..Con l’eccezione di un mandato (1991-1995), a partire dal 1985 il Comune di Telese Terme (conosciuto, oltre che per gli stabilimenti termali anche per essere sede della Festa dell’Udeur di Clemente Mastella) è amministrato quasi ininterrottamente dalla stessa maggioranza ispirata da Giuseppe D’Occhio, ingegnere edile. Questi, in qualità di sindaco o di assessore ai lavori pubblici, ha spinto affinché Telese Terme conoscesse una rapida espansione edilizia, con la conversione d’uso della quasi totalità dei terreni in suoli edificabili, tanto da scatenare numerose polemiche. Dopo il cedimento, nel 2002, di via Udine, comportato dalla costruzione nella zona di edifici di più piani anche in aree acquitrinose, l’allora deputato di Rifondazione Nichi Vendola (attuale governatore della Puglia e leader di Sinistra e Libertà) aveva presentato un’interrogazione parlamentare nella quale fra l’altro si evidenziava il pericolo di infiltrazioni camorristiche nella speculazione edilizia in atto. Da parte sua, D’Occhio si difese reputando la situazione di quell’area “stabile”.
Perche’ i Brunetta di turno non fanno una legge contro i parassiti veri, quelli che conoscono tutti, che abbiamo li’ davanti agli occhi, che gestiscono clamorosi business, che Brunetta non vuol vedere, piuttosto di creare capri espiatori?
A voi la risposta
Voglio dire ai telesini a cui non e’ stato reso edificabile un terreno previo accordo, che non hanno chiesto favori, per quanti anni a venire vi farete dominare da parassiti con il sorriso stampato sulle labbra?
Non vendete il vostro cervello, raccontate la realta’ che conoscete e siate indipendenti nel giudizio, non diventate cinici.